Il marchio FIAT è fra i più noti al mondo in assoluto e le sue vetture, tanto comode quanto funzionali, hanno ispirato e favorito anche la diffusione di imitazioni: una sua copia si è resa nota nell’Est Europa.
Capita spesso di trovare modelli particolarmente simili allo stile di altri veicoli, soprattutto se si tratta di auto che hanno fatto la storia come quelle che la FIAT ha proposto nel corso della sua fortunata storia. Questo, però, è un caso davvero eclatante.
Una berlina che, se vista casualmente per strada, avremmo fatto difficoltà a non credere che fosse una FIAT uscita da uno degli stabilimenti produttivi italiani. E invece è proprio così, perché è stata prodotta in Est Europa una vettura dalle caratteristiche estremamente simili alle auto della casa torinese, sia a livello tecnologico che in particolare modo a livello estetico. Probabilmente una trovata proprio per avvicinare il modello all’ideale della quattro ruote più famosa firmata FIAT.
La gemella della FIAT ma polacca: la storia della famosissima vettura
Si tratta della Polski FIAT 125p, la versione polacca della FIAT 125, prodotta dal 1967 al 1991. La licenza produttiva fu all’epoca realizzata dalla FSO, ovvero l’azienda di produzione di veicoli in quel momento più importante in Polonia, la quale ha dismesso la sua attività a inizio degli anni ’90. La Polski fu realizzata in più gamme, di modo tale da poter corrispondere alla richiesta dei vari clienti. Oltre alla berlina, infatti fu disponibile anche in kombi, limousine, sportiva, pick-up. È mancata soltanto la variante coupé, nonostante inizialmente fosse stata prevista.
Gli esemplari diffusi sul mercato furono quasi un milione e mezzo, tutti a marchio Polski FIAT fino al 1983. Dopodiché terminò la licenza dell’impresa italiana a la produzione proseguì ancora per qualche anno ma con la dicitura di FSO 1500. Tuttavia, fu difficile separare l’intenzione da quella originaria, poiché la vettura era praticamente uguale a una FIAT 125 persino nel motore. La differenza che poteva risaltare era soltanto la presenza di fari rotondi, per il resto sarebbe stato complicato non accostarla all’azienda piemontese.
Ła Polski FIAT 125p ha rappresentato uno spartiacque nell’ingegneria automobilistica polacca. Basti pensare che il modello di FSO fu la base per l’auto che ne è stata l’erede, ovvero la Polonez, prodotta dal 1978 al 2000. Il telaio e la meccanica erano identici. Un cambio visibile fu soltanto nella carrozzeria, la quale venne adattata alle tendenze degli anni ’80. Il propulsore del ’68 era a 4 cilindri in linea, tipico della FIAT 1300, capace di sviluppare 70 CV. Presenti anche valvole in testa, aste e bilanciare. Nonché albero a camme laterali.
Un carburatore Weber a doppio corpo garantiva l’alimentazione della vettura, mentre il raffreddamento era previsto a liquido. Il motore era posizionato longitudinalmente, nella parte anteriore con trazione posteriore. La frizione inserita era monodisco a secco e il cambio a 4 marce. I freni a disco e la velocità massima era di 145 km/h con un consumo di base da 95 litri per ogni 100 km percorsi. L’auto venne assemblata a Zastava, ovvero la consociata della FIAT in Jugoslavia, per il mercato locale e ancora oggi è ricordata per aver svolto un ruolo di simile importanza nella storia della produzione automobilistica polacca.