Ferrari, che guaio: l’attacco è internazionale | Marchio a rischio in queste ore, i dettagli

Brutte notizie in casa Ferrari nelle ultime ore. Attacco di notevole livello sotto questo punto di vista, per il costruttore italiano di punta dal punto di vista automobilistico. Vediamo di cosa si tratta.

La Ferrari ha concluso al secondo posto il Gran Premio di Singapore con Charles Leclerc e al terzo con Carlos Sainz, concludendo il week end con l’amaro in bocca di non aver conquistato la tanto agognata vittoria. E non è il solo motivo che lascia qualche pensiero di troppo a Maranello.

Nelle ultime ore infatti, sono arrivate brutte notizie per il cavallino rampante dal punto di vista della sicurezza digitale. La rossa è stata colpita da un attacco hacker. In special modo, un attacco ransomware che è stato capace di raccogliere fino a ben sette GB di dati molto sensibili. Una situazione delicata che proprio per questo merita non poche attenzioni e chiarimenti.

Ferrari 3 ottobre 2022 quattromania.it
Ferrari

Prima di tutto, cos’è un attacco ransomware?

Prima di soffermarci sulla situazione Ferrari, faremo meglio a chiarire cosa sia effettivamente il cosiddetto attacco ransomware. Si tratta di una mossa molto pericolosa che permette ad un hacker di venire in possesso di dati molto sensibili e documenti di un certo spessore. Ma non è finita qua, perché solitamente una volta avuto il materiale informatico in questione i “ladri digitali” chiedono un riscatto per ridare tutto indietro.

In caso questo non avvenisse, immetterebbero tutto sul vasto e immenso mondo del web. E purtroppo per la Ferrari, così è stato fatto. Per quanto riguarda il marchio italiano, sono stati rubati datasheet, documuenti aziendali, manuali di riparazione e molto altro. I protagonisti dell’attacco si fanno chiamare RansomEXX e hanno diffuso – lo ripetiamo – 7 GB di dati sensibili.

Italia sesta nella classifica di cui adesso fa parte anche Ferrari: i dettagli

Uno studio condotto in passato da NordLocker, d’ora in poi riguarderà anche la Ferrari. Per quanto concerne gli attacchi ransomware, su 18 settori identificati in Italia, quelli più colpiti sono i seguenti; manifattura (19,7%), trasporti e logistica (9,5%) e tecnologia (8%). Seguono poi automotive e alimentare al 7,3.

Le piccole imprese sono le più colpite, essendo oltre il 50% delle società colpite da questo tipo di hackeraggio. Le aziende con un numero di dipendenti che non superano le duecento persone arrivano al 29, mentre chi non supera i 50 e i 500 dipendenti non supera il 22,6%. Adesso, però, si è aggiunta anche la Ferrari. Che al di là del prestigio rientra assolutamente in questo genere di categoria. Un danno che, come vedremo, non ha preoccupato più di tanto ferrari che non ha affatto temuto la successiva mossa degli hacker.

Ferrari 3 ottobre 2022 quattromania.it
Ferrari, cosa è accaduto a Maranello nelle ultime ore

Ferrari hackerata: i dettagli della vicenda

E’ il primo attacco diretto subito dalla Ferrari, dato che in passato capitò solamente in maniera indiretta. Allora, un gruppo hacker di nome Everest trafugò dati dell’azienda Speroni Spa che produce componenti per vetture sportive. In quell’occasione furono pubblicati dati Ferrari, Maserati e Lamborghini.

Per quanto riguarda quest’occasione, pure stavolta a Maranello non hanno accettato di pagare alcun tipo di riscatto e così altri dati sensibili sono stati fatti circolare in rete. Non è chiaro quanti soldi siano stati richiesti al marchio, ma in ogni caso sicuramente l’azienda si è decisamente opposta alle minacce degli hacker.

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