Ogni automobilista lo tiene in mano tutti i giorni ma non sa perché si chiama in questo modo | Stiamo parlando del…

Nelle altre lingue, si chiama in ben altri modi. Oggi scopriamo perchè il linguaggio italiano identifica con questo termine a pensarci bene bizzarro uno strumento indispensabile per piloti, guidatori e tassisti!

Doman The Motor Guy 21_08_2022 Quattromania
A domanda rispondiamo (The Motor Guy)

Guidare senza uno di questi attrezzi è impossibile a meno che la strada non sia un lunghissimo rettilineo senza svolte. Ma perchè si chiama così, beh, questo è un altro paio di maniche.

Semplicemente fondamentale

Se vi chiedessero quali sono quei componenti fondamentali per costruire un’automobile senza i quali è impossibile anche solo mettere in moto e guidare la vettura, cosa rispondereste? Potete andare a vedere il nostro vecchio video in cui un ingegnere smonta pezzo dopo pezzo un’auto se volete farvi un’idea ma forse, potete rispondere anche su due piedi.

Un’auto ha sicuramente bisogno di un motore, almeno un paio di pneumatici…e ancora prima dei componenti interni, di qualcosa che ci permetta di sterzare qua e là a seconda della necessità. Dopo tutto, la Terra è tonda e prima o dopo, ti toccherà fare una curva anche se stai percorrendo una di quelle lunghissime autostrade che si trovano in Australia e sono quasi del tutto rettilinei.

Il volante è un componente fondamentale dell’automobile ma pensateci bene: perchè si chiama in questo modo? In inglese ad esempio lo sterzo si chiama semplicemente “steering wheel”, letteralmente “ruota per sterzare” ma non è che voli, quindi da dove nasce questo strano nome? Lo abbiamo scoperto informandoci sulla storia moderna.

Le origini rurali

Dato che la ruota è nata soprattutto dalla necessità degli agricoltori in antichità che trasportavano prodotti su dei carri trainati da animali non ci sorprende che anche le origini del volante siano da cercare nel mondo dell’agricoltura e della campagna. La prima apparizione in Europa del termine Volant risale al 1300: troviamo questo termine nella lingua francese dove è usato per indicare le pale del mulino che “volano” trovandosi sospese da terra.

Tuttavia non è detto che il termine venga proprio dai nemici di Don Chisciotte. I primissimi aratri infatti avevano già un sistema di sterzo che forse ha influenzato il termine, comparso per la prima volta nel vocabolario italiano a partire dal 1908 ossia poco dopo l’invenzione delle prime automobili prodotte in serie limitata.

Windmill Wikidata 21_08_2022 Quattromania
Un mulino a vento con il suo “volante” molto speciale (Wikidata)

Che venga dal mulino o dall’aratro, il termine volante ha origini campagnole, in tutti i casi. Tutto origina dalla terra, direbbe qualche storico appassionato di civiltà antiche. E voi? Eravate già a conoscenza di questa curiosità a tema automobilistico?

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