Se non volete più “buttare” soldi con la benzina ecco il metodo giusto: ecologico e legale

E’ il mezzo di locomozione per eccellenza, il più antico della storia. Certo, bisogna foraggiare il cavallo e pagare una stalla per tenercelo quando riposa ma addio al caro benzina! Si può davvero girare in carrozza in città?

Il Codice della Strada è un libro molto lungo che contiene normative legate a praticamente qualsiasi aspetto della vita di un automobilista italiano, elencando cosa si può e non si può fare quando ci si trova su di una strada pubblica. La domanda di oggi è strana e potreste pensare che sul Codice della Strada non ci sia nulla a riguardo: sbagliereste!

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“Mannaggia, sono in ritardo anche oggi a lavoro!” (Prime)

Secondo le fonti storiche ad oggi disponibili, l’invenzione della ruota che rivoluzionò completamente il mondo dell’agricoltura e in generale quello dei trasporti risale addirittura al 3.500 A.C.: ne abbiamo fatta di strada da allora. In particolare, nel corso del 900 la tecnologia automobilistica è stata in grado di trasformare prima le carrozze – arrivate nel 1600 circa – in rudimentali automobili con le ruote a raggi e successivamente di studiare pneumatici resistenti e sicuri che usiamo ancora oggi.

Partendo dal presupposto che nessuna persona in grado di comprare un’auto o al limite un motorino si accollerebbe la briga di montare carrozze, bighe e calessi per percorrere il tragitto da casa al posto di lavoro o per andare a fare la spesa, ipotizzando che per qualsiasi motivo vogliate circolare a bordo di uno di questi veicoli in una strada pubblica, cosa ne pensa il Codice della Strada?

E siamo a cavallo!

Nel Codice della Strada c’è un intero articolo, il 49, dedicato ai veicoli a trazione animale, slitte incluse! Concentriamoci però su quelli trainati da cavalli come ad esempio una carrozza. Capita ancora oggi che mezzi di questo tipo siano utilizzati nel corso di parate e celebrazioni particolari o da guide turistiche molto fantasiose che offrono ai propri clienti un giretto in calesse in cambio di qualche soldo.

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Alla faccia del calesse! (Dreamstime)

Secondo l’articolo 49 si, potete circolare in strada con una carrozza o un calesse o mezzi assortiti a patto che il mezzo disponga di un sistema frenante efficace per ridurre il rischio di incidenti, delle apposite luci necessarie quando il sole tramonta riducendo la visibilità – mettere un visore a infrarossi ai cavalli non conta, attenzione – e di una targa speciale diversa da quella montata dalle automobili.

Il conducente che può essere incaricato di trasportare merci o persone e deve fornire eventualmente alle autorità informazioni sul proprio carico deve aver compiuto almeno 14 anni di età e non aver superato i 65 ed essere fisicamente e psicologicamente in grado di condurre il mezzo. Inoltre, è obbligato a rimanere a bordo del mezzo per tutto il tempo in cui questo viene azionato e di monitorare costantemente lo stato di salute degli animali agganciati al carro.

Che aspettate? Non avete già voglia di farvi un bel giro in biga per le vie del centro?

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