La benzina fa perdere posti di lavoro: il licenziamento più incredibile di sempre diventa caso nazionale

Il caro carburante è sempre più pesante e pressante nella vita di tutti i giorni. La nostra quotidianità è stata assaltata dai costri alle stelle di benzina e diesel, e purtroppo non solo nella “sete” della nosra auto hanno influito.

Inutile quasi precisare quante difficoltà in tutto il mondo stanno venendo riscontrate a causa del caro del carburante. Benzina e diesel alle stelle, che rendono così la vita agli automobilisti più difficile che mai. E ovviamente, non soltanto in Italia. Una crisi che infatti si espande a macchia d’olio in ogni angolo del globo. Anche nei paesi più vasti e importanti al mondo.

Benzina (Web source) 23 giugno 2022 quattromania.it
Benzina (Web source)

E quando ci riferiamo ad una rilevanza internazionale, non possiamo proprio fare a meno di nominare gli Stati Uniti d’America. Gli automobilisti in Usa infatti stanno assistendo ad un periodo pessimo – per non dire tragico – dovuto ai notevoli prezzi del carburante. Quest’ultimi, hanno raggiunto il loro massimo storico. Fra la protesta generale, c’è anche chi si gioca il lavoro: parliamo di un benzinaio che, pensate, è stato addirittura licenziato.

Carburante, in Usa la situazione è agghiacciante: e i benzinai vengono licenziati

Vendere benzina a soli 69 centesimi al gallone per sbaglio può far piacere agli automobilisti, soprattutto in questo periodo, ma decisamente meno a chi si occupa del settore in questione. Secondo quanto riportato da KOVR Channel 13 News e CBS Sacramento, un manager della stazione Shell di Rancho Cordova in California ha per sbaglio quotato la benzina del suo distributore a 0,69 dollari anziché 6,99.

Come spiegato dallo stesso uomo, non ci sono scuse: è stato chiaramente un suo errore, anche se a quanto pare ciò non si è ripetuto con il diesel. Purtroppo, l’uomo è stato licenziato in tronco dopo questo accaduto che è costato 16mila dollari a Shell. La famiglia, in seguito, ha aperto una campagna “GoFundMe” per ripagare il distributore.

E’ riuscita a raccogliere ben 24.000 dollari. E così ha risarcito il danno, il che secondo l’avvocato Craig Simmermon dovrebbe essere sufficiente per evitare un’azione legale da parte della stazione di servizio per questo incidente. Sarebbe stato possibile il contrario, secondo lui, solo se avesse fatto tale azione al di fuori del suo lavoro. Ma chiaramente così non è stato.

L’uomo ha sì perso il suo posto di lavoro per una colpa esclusivamente sua, ma si è impegnato velocemente pure per risarcire Shell. E c’è riuscito alla grande, anche se ovviamente sarebbe stato meglio non arrivare ad una situazione del genere. Ma tant’è, piccoli o grandi che siano gli errori li facciamo tutti.

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