Multe, oggi è possibile anche non pagarle ma “convertirle” | Ecco cosa dovete fare per non tirare fuori i soldi

La normativa vigente prevede che una multa vada inviata entro 90 giorni dall’accertamento della violazione che ha generato la sanzione stessa

Gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, soprattutto alla guida. A volte, però, ce le meritiamo, le multe. Vi raccomandiamo, infatti, di essere sempre molto attenti e ligi alla guida, non solo per evitare di pagare sanzioni, ma anche per non essere un pericolo per voi e per gli altri. Oggi, però, vi daremo qualche indicazione sul pagamento delle multe. Sapete che potete non pagarle? Ecco come.

Multe
Multe

Che sia un autovelox, oppure una sosta vietata. Ma anche un passaggio nelle ormai sempre più frequenti Ztl. I centri storici delle grandi città sono disseminati. Fate molta attenzione perché a volte le multe sono inaspettate e, soprattutto, salate.

Le modalità di notifica previste dalla legge comprendono, oltre alla classica consegna dell’atto nelle mani del destinatario (da parte del messo comunale, corriere, postino), la consegna ad un soggetto terzo abilitato, od addirittura la compiuta giacenza dell’atto presso la posta o la cassa comunale.

La normativa vigente prevede che una multa vada inviata entro 90 giorni dall’accertamento della violazione che ha generato la sanzione stessa. Ma sapete che vi sono alcuni casi in cui potete non pagarle? Ecco una carrellata che pensiamo possa esservi molto utile.

Quando è possibile convertire una multa

Tutti sanno che determinate multe (per esempio il parcheggio sulle strisce blu senza tagliando) se pagate entro cinque giorni lavorativi possono avere una decurtazione del 30%. Ma non tutti sanno che, in alcuni casi, le multe possono non essere pagate. Ma convertite.

Lavori socialmente utili
Lavori socialmente utili (web source)

E’ proprio così, come altri debiti fiscali, la multa può essere non pagata in denaro, ma convertita in lavori socialmente utili presso tutte le articolazioni pubbliche: lo Stato, le Regioni, le Province e i Comuni. Ma anche delle associazioni di volontariato e delle organizzazioni di assistenza sociale. L’importante, ovviamente, è che per tale attività non si percepiscano soldi e, anzi, si “copra” l’importo dovuto per via dell’infrazione.

I lavori di pubblica utilità sono quelli che riguardano la collettività, che trae beneficio da questa attività. Un esempio potrebbe essere la pulizia di aree comuni e fruibili a tutta la cittadinanza. Non tutte le multe auto possono essere convertite in un lavoro socialmente utile. Dev’essere il Comune ha comminato la multa ad autorizzare, con una delibera, la conversione.

Si possono trasformare solo le multe effettuate dai vigili urbani, non quelle comminate dalle altre forze dell’ordine. Per accedere alla conversione, il conducente deve avviare la procedura, se questa sia consentita dal suo comune di appartenenza. In caso affermativo, deve redigere una richiesta di conversione entro 60 giorni dalla notifica della multa, contiene i dati personali e tutti i dettagli relativi alla sanzione, così come riportati nel verbale e scegliere dall’elenco di associazioni ed enti convenzionati per svolgere aderire a questa possibilità che si chiama “baratto amministrativo”.

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