Sarebbe dovuta essere la “Twizy” americana: la Jeep “tascabile” ad idrogeno è stato un flop secco

Il marchio Jeep, come è ovvio già dal nome che porta, è specializzato in fuoristrada e 4X4 ma non solo. Ad inizio secolo infatti produsse questo stranissimo concept che fatichiamo a comprendere.

Le somiglianze tra automobili di marchi diversi, salvo i casi degli sfacciati plagi cinesi che abbiamo visto più volte su queste pagine, possono essere tranquillamente delle casualità o semplicemente nate dal fatto che tanti marchi usano le stesse piattaforme per più auto, messe in comune dai produttori. Il caso di oggi però è particolare perchè non c’è alcun legame tra i due marchi in questione.

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L’auto in esposizione (Wikipedia)

Da una parte infatti abbiamo la Renault Twizy, piccolissima utilitaria – se così possiamo chiamarla – a due posti fornita di un motore elettrico che la rende ideale per la città, a patto che a bordo ci siano soltanto due persone a cui lo spazio personale ristretto nn da fastidio! La piccola di casa Renault ha avuto un certo successo ed è in vendita da ormai oltre una decina di anni.

Dall’altra, ecco un mezzo a dir poco singolare costruito dalla casa che si occupa di fuoristrada per eccellenza, la americana Jeep. Il prototipo che state per vedere è decisamente particolare e a differenza di altri casi in cui una concept poteva tranquillamente arrivare ad essere prodotta in serie, non siamo affatto sorpresi nello scoprire che questa non ce l’ha fatta.

Una forma discutibile

Nonostante la prima sia nata nel 2011 mentre la seconda sia stata concepita addirittura nel 2003, la somiglianza tra la Twizy e la Jeep Treo è innegabile anche solo per quella forma singolare così stretta al centro. Le somiglianze comunque continuano pure sotto il cofano dato che la Treo monta un motore mosso da una cella ad idrogeno completamente eco-friendly.

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Jeep Treo (Pinterest)

L’idea alla base della Treo predisse un po’ quello che è il mercato odierno: Jeep voleva un fuoristrada “tascabile” senza però rinunciare al massiccio frontale con quella griglia che ha reso il marchio così riconoscibile in tutto il mondo. Non fosse per la griglia, l’auto potrebbe tranquillamente sembrare un moderno crossover costruito in Asia.

L’interessante tecnologia ad idrogeno che alimentava il motore dell’auto era senz’altro la sua caratteristica più attraente ma ciononostante, l’auto non venne mai prodotta. Una decina di anni dopo sarebbe arrivata la Twizy, sicuramente più adatta al settore delle super piccole rispetto alla Treo che magari però, oggi potrebbe anche conoscere un certo successo sul mercato delle crossover green.

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