Doveva essere la Lancia Delta Integrale francese: seppur eccellente è finita nel dimenticatoio

La Citroen ha deciso di fare le cose in grande e di concorrere con la Lancia Delta integrale. Uno novità che in pochi si sarebbero aspettati.

Quando si decide di fare la storia, si cerca sempre di superare i limiti che arrivano dal passato. Questa volta è stata la Citroen a metter in campo tutte le proprie forze per poter superare la concorrenza di una macchina inimitabile e difficilmente superabile. Eppure ci è riuscita, date le prestazioni che ha messo in campo.

Citroen BX
Citroen BX (web source)

Stiamo parlando di una concorrenza spietata contro un’automobile che ha fatto i numeri veri nel campo del rally. Infatti, la Lancia Delta in versione integrale è riuscita a vincere ben 5 titoli mondiali per costruttori e 35 vittorie sui circuiti, avvenute tra il 1988 e il 1993. Ha poche eguali sul proprio campo, eppure c’è chi si è impegnato a superare le prestazioni di cotanta potenza.

Si tratta della casa Citroen, con base in Francia, ma esportata in tutto il mondo. Sin dal lontano 1919 è in commercio, dopo aver avuto una trasformazione epocale, con il passaggio dal mondo della meccanica militare, sino a quello su quattro ruote da strada. Il fondatore è stato André Citroen, luminare nel campo della meccanica e dell’ingegneria. Dal 2021 è entrata a far parte del potente gruppo internazionale chiamato Stellantis.

La Citroen in concorrenza con la Lancia Delta Integrale

Non è una sorpresa che la Citroen abbia una storia eccentrica inerente alle automobili. Questo tipo di casa automobilistica non è nuova all’innovazione. Fra le ultime, abbiamo trovato il  modello BX, famoso per far parte del campionato di Rally nel gruppo B. Si tratta di un mezzo supportato da ben 160 hp e 133 lb-ft, aspirata senza l’assistenza del turbo.

La Citroen da Relly concorrente della Lancia Delta
Citroen Bx da rally (WebSource)

I modelli provenienti da questa casa automobilistica francese hanno preso parte per la prima volta alle competizioni di rally nel 1982. I costruttori erano soliti creare degli archetipi sempre più modificati e avevano l’obbligo di costruire 200 unità su strada a livello di auto omologate. La specificità di tali esemplari era la loro leggerezza e l’utilizzo di motori turbo.

L’eccellente trazione, poi, la rendeva sempre più competitiva. Le versioni posteriori hanno sempre avuto, poi, una potenza che arrivava fino ai 500 CV. L’innovazione ha fatto breccia anche per via delle sospensioni idropneumatiche, che le hanno permesso di toccare i 0-60 mph in soli 7 secondi. Sono stati 85 gli esemplari creati di questa BX 4TC. Il tutto è avvenuto a due anni dalla sua origine e messa in commercio.

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