Bmw ha uno scheletro nell’armadio: questo modello è stato definito il peggiore di sempre | Chi l’avrebbe mai detto

Secondo la stampa americana che la ricorda con un certo disappunto, questa è la peggiore BMW che la casa bavarese abbia mai prodotto. Vediamo se si tratta di un’esagerazione o se è tutto vero. 

Se c’è un marchio che ha un’ottima reputazione e che viene spesso citato per la sua solidità e la bellezza delle sue auto, questo non può che essere BMW, brand tedesco fondato nel preguerra che negli anni ci ha regalato delle vere icone del mercato automobilistico come l’immortale Serie 3, ormai venduta da decenni e senza piani per andare in pensione, e la serie sportiva M che negli anni ha proposto sempre berline sportive – e costose – ad alte prestazioni.

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(Feel Good Times)

Anche un marchio importante e storico come quello bavarese però non è immune a controversie e fiaschi epocali. Ci sono casi limitati ad alcune vetture di un dato modello, come la presunta cattiva fama del massiccio SUV X5 in quanto ad affidabilità di cui abbiamo già parlato in passato. Ci son alcune auto che hanno venduto poco e male sul mercato europeo, specie agli albori del marchio.

E poi, c’è lei. Una berlina appartenente proprio alla Serie 3, la più blasonata della casa che ha lasciato un ricordo di se talmente pessimo da essere incoronata dalla stampa americana come “La BMW peggiore di sempre”. Cosa avrà mai fatto questo modello in particolare per attirarsi tutto questo sdegno da parte degli appassionati e della stampa?

Nessuna personalità 

Presentata nel 1985, la BMW 324d prometteva bene, sia per la linea decisa e fedele alla tradizione bavarese di quegli anni, sia per l’ottima reputazione, appunto, che la Serie 3 si è costruita faticosamente in decenni di produzione. Molti clienti abituali del marchio presero subito la vettura appena uscita, ma si resero conto che non era assolutamente all’altezza delle aspettative.

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Una BMW 324d in Europa dell’est (123f)

L’auto fu una delle prime BMW presentate negli anni a montare un motore diesel, un sei cilindri che però costituì pure il tallone di Achille della vettura: questo propulsore erogava appena 86 cavalli per una massa di oltre 1.000 chilogrammi. Le conseguenze? Prevedibili, l’auto era di una lentezza esasperante ed impiegava ben 16 secondi per arrivare da 0 a 100 con una velocità massima stimata in 165 chilometri orari.

La vettura, secondo la rivista americana Motor Junkie, era: “Sotto potenziata, lenta, pesante, complicata e non particolarmente affidabile”. Tutto il contrario di una BMW insomma. L’auto è rimasta nel dimenticatoio al punto che online, non si trova quasi nulla su questo modello specifico. Sarà una leggenda metropolitana viziata dalla voglia di fare click? O si tratta effettivamente della peggior BMW mai prodotta?

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