Non ci sono più il ladri d’auto di una volta | Per rubare un’auto elettrica serve ben altro

Le auto diventano sempre più tecnologiche e moderne ma il mestiere più vecchio del mondo delle quattro ruote, quello del ladro di macchine, continua ad esistere. Un’auto moderna è più sicura? 

E’ l’immagine più classica del film d’azione X di Hollywood o del telefilm che guardate la Domenica sera a casa con la famiglia: un individuo sospetto si avvicina ad un’automobile incustodita in un vicolo buio, rompe il finestrino, entra e collega i fili. Ecco che l’auto parte con un nuovo proprietario: il furto, apparentemente semplicissimo, è andato a buon fine.

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Un ladro in azione (Car Next)

Al giorno d’oggi penseremmo che rubare un’auto non sia più così facile, anche grazie alle nuove tecnologie che rendono dura la vita a chi vuole impadronirsi della vostra nuova Tesla. Non a caso, le auto più rubate in Italia restano principalmente le vecchie utilitarie come la Uno o la Panda che sono molto più difficili da proteggere da un furto.

Il problema è che come cambiano i tempi, cambiano pure i metodi usati da chi non ha ottime intenzioni per soffiarvi la vostra vettura. Abbiamo già visto quanto l’hacking, la pratica di violare un sistema di sicurezza virtuale, sia fondamentale nel conflitto russo-ucraino ancora in atto. A quanto pare, si tratta pure di un metodo relativamente funzionante per sottrarre l’auto a qualcuno.

Un test necessario

Durante una recente fiera informatica, la famosa BreizhCTF a cui hanno partecipato anche numerosi hacker, un uomo piuttosto esperto in materia di nome Gael Musquet ha dimostrato ad un incredulo pubblico che portare via a qualcuno un’auto di ultima generazione non è troppo complicato per chiL ha studiato bene le tecnologie moderne.

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Una Toyota come quella “rubata” dall’hacker (Wikipedia)

Vittima dell’esperimento, una Toyota CH-R, auto ibrida prodotta dalla casa giapponese che è stata facilmente violata da Gael. Naturalmente, l’uomo non è un ladro bensì un esperto di informatica che vuole sensibilizzare le masse attirando l’attenzione sul problema: con un software gratuito ed un’antenna fatta in casa, l’hacker è riuscito a dirottare il segnale delle chiavi dell’auto e a prendere il controllo del computer di bordo!

Il pericolo di un furto è alto ma ce ne sono di peggiori, secondo Gael: “Se hai un difetto alle gomme il tuo veicolo accende una spia sul cruscotto che ti segnala il pericolo. E così puoi far credere a qualcuno che i suoi pneumatici sono sgonfi o squarciati”, ha spiegato l’uomo specificando che si può fare lo stesso con un convoglio che trasporta merci preziose. State molto attenti a non adagiarvi sugli allori, insomma: auto moderna o meno, la cautela resta sempre l’arma migliore per prevenire un furto.

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