La sportiva Volkswagen che non abbiamo mai visto in Italia | I misteri dell’automotive

E’ un vero peccato che questa sportiva che si presta benissimo al tuning non sia mai arrivata ufficialmente da noi, in Italia. Noi infatti non la conoscevamo, e voi? L’avete mai vista in strada?

La casa tedesca Volkswagen è specializzata in coupé sportive ed hot hatch. Pur senza aver mai presentato una vera supercar, il brand si è preso di prepotenza il suo posto in un settore difficile come quello delle auto sportive e non soltanto in patria.

Silodrome
Gli interni spartani del mezzo (Silodrome)

In Italia per esempio, vetture come la Golf GTI e la Scirocco hanno spopolato, contribuendo alla fama positiva della casa in Europa. Anche negli USA, dove abbiamo avuto per esempio la VW Rabbit, il marchio ha sempre fatto ben parlare di se.

Peccato che alcune vetture, destinate a colonizzare mercati “inesplorati” in Italia non siano mai arrivate. Questa qui per esempio, ci sarebbe piaciuta averla sul listino in un periodo in cui avevamo comunque le ottime Golf e Passat. La sua storia parte lontano, molto lontano e vi diamo pure un indizio sulla sua origine prima che lo scopriate passando al prossimo paragrafo.

Ricordate dove era stata costruita quella speciale moto con il motore del Maggiolino? Molto bene, spostiamoci sul Rio delle Amazzoni…

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Destinata a sfrecciare in America Latina

Entrata in produzione nel 1973, la Volkswagen SP2 è stata la comprimaria sportiva del marchio in un mercato non proprio affollato in quel periodo: soltanto Alfa Romeo tra le case europee più famose poteva insidiare le vendite della VW in Brasile in quel periodo con il suo progetto locale.

Silo
Volkswagen SP2 (Silodrome)

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Ma la casa tedesca ha sempre avuto la simpatia dei locali e le vendite dei modelli riservati al mercato di Brasilia sono sempre state elevate: la SP2 non fa eccezione con 11.123 esemplari prodotti e venduti fino al 1976. La SP2 era una interessante coupé dall’aspetto piacevole e sportivo, vagamente simile alla Honda CR-X che sarebbe arrivata più avanti sul mercato degli USA.

La vettura secondo i vertici del marchio tedesco non era però adatta al mercato europeo perchè troppo poco potente. Il suo motore da 75 cavalli che la spingeva fino a 160 chilometri orari venne giudicato troppo poco potente e i tentativi di portarlo a 100 cavalli si rivelarono troppo costosi, così la SP2 rimase relegata al mercato di oltre oceano.

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L’auto è molto popolare tra gli appassionati del tuning che si divertono ancora oggi a modificare l’estetica dell’auto, rendendola più aggressiva o tamarra. Il progetto SP2 però è di fatto morto nel 1976: una successiva SP3 infatti venne presa in considerazione e raggiunse lo stato di prototipo, venendo però scartata in favore di quella che sarebbe diventata la nuova Scirocco.

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