Type D, l’auto col motore V10 più piccolo del mondo | Una supersportiva prodotta in 100 esemplari

La Gran Bretagna è la patria per eccellenza di supercar poco conosciute ma comunque eccezionali. Questa in particolare è praticamente caduta nell’oblio nonostante ottime caratteristiche tecniche.

Se cercate su internet la Connaught Type D Syracuse, troverete poco e niente, frammentarie informazioni su quella che è stata una delle automobili sportive più interessanti degli ultimi anni. Questa particolare coupé che come spesso accade non ricevette tanta gloria al momento della sua messa in vendita è in realtà un progetto unico quanto interessante.

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Un diagramma dimostrativo dell’auto (Mad4Wheels)

Il marchio Connaught è famoso in Inghilterra principalmente per la sua vincente storia nel corso degli anni 40-50, quando le auto sportive del marchio riportarono più di una vittoria di rilievo sui maggiori circuiti europei. Poi, tra varie vicissitudini, il marchio cessò ogni attività.

Questo almeno fino al 2013 quando Andy Plumb, progettista specializzato in auto sportive, presentò la bozza di quella che sarebbe poi diventata la Type D. Questa vettura aveva come punto focale un peso molto contenuto, così come le sue dimensioni e per portarla al massimo della potenza, gli ingegneri dovettero studiare un metodo molto particolare.

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Un V10 così piccolo da non riuscire a crederci

La linea della Connaught era sicuramente diversa da quanto proposto dal top dell’automobilismo sportivo prima del 2020. Che piacesse o meno, non assomigliava a quella di nessun’altra vettura. Ma ad essere davvero esclusivo e a valere il prezzo di ben 60.000 Sterline era senz’altro il motore della vettura.

Modern Watches
Furono prodotte appena 100 Connaught (Modern Watches)

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La Type D montava un V10: e come c’entra un V10 in quel cofano così piccolo, vi chiederete voi? E montato in un altro modo? Semplicemente, l’auto aveva una cilindrata di appena 2.000 centimetri cubici, praticamente quella di una motocicletta sportiva! Oltre a questo, la consolle nell’abitacolo era in posizione molto arretrata.

Ma non finisce qui: infatti il propulsore era completamente costruito in alluminio con un’inclinazione delle mancate pari a circa 22 gradi. Insomma, l’auto era un prodigio della tecnica costruttiva già dieci anni fa e tutto questo contribuiva a renderla pesante appena 970 chilogrammi.

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Anche le prestazioni non erano male con uno stacco da 0 a 100 ottenibile in 4 secondi per 300 cavalli di potenza. La Syracuse insomma meritava molta più attenzione ma nonostante i grandi progetti del brand e l’idea di sviluppare una Type D ibrida, la vettura venne prodotta in una serie limitata di 100 esemplari. Meglio quelli che niente…

 

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