Un cittadino statunitense si annoiava molto. Davvero molto. Per questo, ha deciso di intraprendere uno spettacolare viaggio a bordo di una Rossa molto resistente.
E’ dall’alba dei tempi che l’uomo ama cimentarsi in imprese di resistenza che sfidano i limiti ma soprattutto i confini del mondo. Una delle mete più ambite è sempre stato l’Artico, una distesa di ghiaccio inospitale e quasi completamente inabitabile che affascina gli esploratori più ambiziosi.
Quello che ha fatto Brian Whalen, fiero proprietario di una Ferrari e residente dell’Alberta negli USA, magari non sarà paragonabile alla spedizione fino al Polo di esploratori come Scott e Amundsen ma resta comunque un’impresa impressionante.
L’uomo – che su Instagram si chiama per l’appunto “Brianquestionabledecisions” – ossia “Le discutibili decisioni di Brian” ha raccontato ai giornalisti di essersi annoiato molto a causa delle restrizioni per la pandemia di Covid che negli USA continuano a limitare alcune libertà dei cittadini.
L’uomo ha quindi preso le chiavi della sua vettura, il portatile per poter continuare a lavorare in remoto per la compagnia dove è impiegato e – testuali parole – ha deciso di “Iniziare a guidare per vedere dove potevo spingermi”.
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Brian Whalen si è inoltrato lungo la Dalton Highway, un’autostrada che collega Prudhoe Bay in Alaska al resto degli Stati Uniti: “Quella strada sembra la fine perfetta per il mio viaggio, mi sono detto, così sono partito”, racconta Brian.
La Dalton Highway è l’unica autostrada statunitense ad inoltrarsi nel Circolo Polare Artico, il che fa di Brian l’unico uomo – o almeno l’unico a poter provare la sua impresa con una foto – ad aver mai condotto una Ferrari in un simile viaggio della speranza: l’auto si è rivelata inoltre una compagna eccezionale.
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La vettura dell’uomo è una Ferrari 308, una vettura sportiva prodotta dal marchio di Maranello dal 1975 al 1985 spinta da un vivace motore V8 da 255 cavalli. Questa Rossa in particolare è molto ricercata dai collezionisti ma non è certo famosa per le sue performance di endurance.
Eppure, pur avendo percorso circa 80.000 chilometri già prima del lungo viaggio, l’auto ha completato l’impresa senza problemi meccanici di sorta: Brian non l’ha nemmeno modificata o attrezzata per la spedizione. Tutto ciò che ha fatto è stato montare sull’auto un portapacchi per i suoi effetti personali.
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Il problema più grande nel corso del viaggio? Per Brian è stato spiegare le ragioni dietro il suo viaggio ai locali: “Molte persone mi hanno chiesto perché stessi andando a caccia di caribù con una Ferrari”, ricorda divertito l’uomo.
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