Bambino di 11 anni guida una Ferrari in strada. E’ successo a Napoli, il video diventa virale sul web

Molte persone al giorno d’oggi vanno matte per le automobili che fanno parte da tempo della nostra vita. Ma ci sono anche gli incoscienti

L’automobilismo evolve sempre di più. Del resto, è appurato, la strada intrapresa pare dirigersi verso l’ibrido e l’elettrico. Non mancano, però, auto ad alte prestazioni che vengono messe in commercio ormai da anni.

Basti pensare alle supercar, vetture in grado di superare agevolmente i 300 chilometri orari e gli oltre 500 Cv di potenza. Una di queste è certamente la Ferrari che riesce a toccare da tantissimi anni prestazioni sublimi, anche grazie alla sua esperienza in Formula Uno.

Questi mezzi, tanto veloci quanto pericolosi, non sono e non devono però essere alla portata di tutti; soprattutto se si tratta di minorenni come accaduto a Napoli.

Napoli, un bambino alla guida di una Ferrari: il video che scatena l’ira del web

E’ successo a Napoli nel comune di Casarino. Come denunciato dal consigliere regionale Francesco Borrelli sul proprio profilo Instagram, un bambino di soli undici anni era alla guida di una Ferrari.

La segnalazione è arrivata da un abitante del comune campano che è rimasto giustamente indispettito per quanto accaduto. Come abbiamo spiegato in precedenza, i rischi di guidare un’automobile del genere sono già altissimi per un adulto.

Figurarsi per un minorenne che, chiaramente, è molto più inesperto oltre che incosciente alla guida di un veicolo così veloce.

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Nel video in questione, per fortuna, pare non sia accaduto niente di grave; ma è chiaro che il messaggio mandato non è stato quello corretto per tante persone che abitano il luogo dell’accaduto, ma anche per chi si trova al di fuori della Campania.

Sarebbe bastata, infatti, un’accelerata di troppo per far vivere al bambino una situazione particolarmente critica e difficoltosa.

Senza dimenticare che, un filmato del genere in mano alla polizia, creerebbe soltanto disagio sia economico che sociale ai legittimi proprietari del mezzo.

Anche se, vedendo che il piccolo era accompagnato, difficilmente i suoi genitori si risentiranno di quanto accaduto.

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