Roberto Baggio: i miti non passano mai, la sua nuova auto è una leggenda quanto lui

Talento cristallino, da numero 10 dell’Olimpo del calcio. Ma chi l’avrebbe detto di poterlo vedere con quell’auto?

Roberto Baggio Brescia
Roberto Baggio con la maglia del Brescia (Getty Images)

Andrebbe messo alla voce dell’enciclopedia “Il Calcio”. Roberto Baggio è uno dei più grandi campioni della storia del calcio. Non solo italiano, ma mondiale. Probabilmente paragonabile ai più grandi di sempre. Il suo carattere schivo lo ha sempre fatto rimanere ai margini delle cronache extracalcistiche. E anche la sua auto è perfettamente in linea con questo low profile.

Il Divin Codino

Roberto Baggio USA 94
Roberto Baggio dopo il rigore sbagliato contro il Brasile a USA ’94

Nato a Caldogno il 18 febbraio del 1967, ha giocato per Vicenza, Fiorentina, Juventus, Milan, Bologna e Brescia, dove ha terminato la sua grande carriera nel 2004. Talento cristallino, da numero 10 dell’Olimpo del calcio. La sua esplosione nella Fiorentina, ma, soprattutto, ai Mondiali di Italia ’90, dove fece sognare il Paese con le “Notti magiche”, che, però, finirono con terzo posto. La più lunga permanenza, nella Juventus. Ma una seconda giovinezza vissuta nel Brescia insieme al grande Carletto Mazzone.

Uno dei pochi calciatori italiani a vincere il “Pallone d’oro”, anche grazie allo straordinario mondiale di USA ’94, dove trascinò praticamente da solo l’Italia in finale contro il Brasile. La sua carriera, però, è anche legata al rigore calciato alto e sbagliato nella sequenza che decretò la vittoria del Mondiale da parte dei verdeoro. La sua immagine sconsolata sul bollente prato di Pasadena è storia del calcio.

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L’auto di Roby Baggio

Roberto Baggio panda
Roberto Baggio e la Fiat Panda 4×4 (dal web)

Da quella grande delusione, però, seppe riprendersi. Con la calma di sempre. Di religione buddista e antidivo, Baggio da sempre nutre una passione sfrenata per la caccia. Dopo la fine della sua carriera, non ha intrapreso alcuna carriera, né da allenatore, né da dirigente, né da commentatore sportivo. Si è rifugiato nella sua terra, con i suoi affetti e le sue passioni.

Proprio l’hobby della caccia è strettamente legato all’auto del campione. Una vettura storica, ma che non ti aspetti assolutamente da un personaggio del livello di Roberto Baggio. E’ stata la figlia, tempo fa a mostrarlo mentre carica del materiale su una Fiat Panda 4×4.

La Fiat Panda è un’auto che non ha bisogno di presentazioni. Superutilitaria prodotta dalla casa automobilistica italiana FIAT in tre serie: la prima, nata nel 1980 e disegnata da Giorgetto Giugiaro; la seconda nata nel 2003 e disegnata da Giuliano Biasio per Bertone; e la terza, nata nel 2012 e disegnata dal centro stile Fiat sotto la direzione di Roberto Giolito. In oltre 40 anni la produzione totale raggiunge quasi gli 8 milioni di esemplari.

La versione 4×4, poi, da sempre è adatta alle strade più impervie. Nonostante non abbia la stazza di un pick up o di un Suv, la Fiat Panda 4×4 continua a essere una delle auto più affidabili per i percorsi off road. Insomma, per gli amanti della caccia o per chi deve trasportare anche carichi pesanti in una casa di campagna, la Fiat Panda è l’ideale. Perché non si ferma di fronte a nessuna asperità. Insomma, una vettura leggendaria che però, forse, non ci aspettavamo di vedere insieme a una leggenda come Roberto Baggio.

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