F1, c’è l’annuncio per un nuovo GP Oltreoceano: i dettagli

La F1 prende e parte per Miami dal 2022, l’accordo è stato annunciato da Stefano Domenicali, AD del massimo sport per quattro ruote al mondo.

Mentre si prepara il Gran Premio di Imola, la F1 fa annunci sul futuro. Tramite l’amministratore delegato Stefano Domenicali, infatti, è stato confermato l’arrivo del circus in Florida, nella città magica di Miami.

Qui, sorgerà la nuova pista cittadina dell’Hard Rock Stadium, che si trova a 25 chilometri di distanza da una delle metropoli più famose al mondo. Difatti, l’accordo è stato possibile grazie al voto comunale, dove sono andate a convergere tutte le idee contrastanti delle varie associazioni, che non volevano il GP.

Con l’arrivo della F1 a Miami, non si può non pensare all’altro circuito americano che ospita le gare, ovvero Austin in Texas. Questo, è stato confermato per l’anno prossimo, ma non si escludono novità su possibili ripensamenti, non solo causa Covid, per il quale è già saltato l’anno scorso.

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F1 e USA, un connubio storico

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Niki Lauda a Watkins Glen 1975 (twitter)

Con l’arrivo per la prima volta a Miami della F1, il connubio tra questo sport e gli Stati Uniti d’America si alimenta ulteriormente. Difatti, quello della Magic City, sarà l’11 GP a ospitare la massima formula sul suolo americano, gli altri sono: Austin, Indianapolis, Las Vegas, Watkins Glen, Long Beach, Dallas, Detroit, Phoenix, Sebring e Riverside.

Fu nel 1959, che si disputò il primo GP in America, a Sebring sempre in Florida. A vincere, fu Bruce McLaren, che poi qualche anno dopo diede vita alla scuderia per cui oggi corrono Norris e Ricciardo. Per la prima vittoria della Ferrari Oltreoceano, invece, si dovette aspettare un bel po’, ovvero il 1975 con Niki Lauda vittorioso a Watkins Glen, nello stato di New York.

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Incredibile striscia di vittorie negli USA, poi, l’ha messa a segno un certo Ayrton Senna, che dal 1986 fino al 1991, con l’esclusione del 1989, vinse 5 GP americani, tutti a Detroit. L’altro, tanto per cambiare, lo vinse Alain Prost, però a Phoenix. Si ritornò in America con Indianapolis, nel 2000, e anche qui si fa la storia grazie a Michael Schumacher, il quale in 7 anni, vince per 5 volte.

Poi, lo scorso decennio, è il turno di Austin, dove Hamilton la fa da padrone sia con McLaren che con Mercedes. A togliergli lo scettro nelle ultime due edizioni, però, ci hanno pensato i finlandesi Raikkonen e Bottas.

L’arrivo della F1 a Miami dal 2022, dunque, andrà a alimentare il connubio storico che c’è tra la massima formula automobilistica e gli Stati Uniti d’America. Si spera, solo, che il circuito abbia un disegno tale da esaltare la spettacolarità e i sorpassi. Staremo a vedere.

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