John Surtees un pilota a 360°, sette titoli mondiali nelle due ruote e ben due titoli in Formula 1, scomparso quattro anni fa, lascia un vuoto nel motorsport.
Il britannico Surtees, è stato l’unico pilota nella storia dei motori, ad aver conquistato il titolo iridato nel Motomondiale e nella Formula 1. Un susseguirsi di successi e dense emozioni, che lo hanno portato ad essere nominato “il figlio del vento“. Cominciò a farsi notare nel 1952, ottenendo il sesto posto in Classe 500, alla guida di una Norton nel Gran Premio dell’Ulster.
Nel 1955 conquista la sua prima vittoria in sella ad una NSU nella classe 250, e l’anno successivo diventa pilota ufficiale MV Agusta. Per il pilota furono anni di successo, seguiti da tante vittorie, che lo portarono a laurearsi più volte campione del mondo. Il fenomeno inglese, vince ben sette titoli mondiali, di cui tre nella classe 350 cc, e quattro nella classe 500 cc nel periodo che va dal 1956 al 1960.
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Surtees, dopo la brillante carriera nel mondo delle moto, decide di passare alle quattro ruote. Nel 1960 partecipa al Gran Premio di Monaco con una Lotus F1, dove si ritira per un problema meccanico. Nella gara successiva, conquista il secondo gradino del podio nel Gran Premio d’Inghilterra. Al termine della stagione con la Lotus, Enzo Ferrari gli offre un posto da pilota nella propria scuderia, ma Surtees rifiuta, pensando di non essere all’altezza.
Il rapporto ufficiale con la scuderia di Maranello, comincerà alla fine del 1962. “Il figlio del vento” non tradisce le aspettative, e conquista il titolo mondiale di Formula 1 nel 1964, al volante di una Ferrari 158 con motore V8 di 1489,23cc e 210 cavalli. Oggi la scuderia italiana lo ricorda come uno dei piloti più rappresentativi.
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Jhon Surtees, pilota meticoloso, attento ad ogni dettaglio e grande osservatore, che prima di ogni gara studiava ogni metro del circuito, per sfruttare al meglio il suo mezzo. In gara combatteva come un leone ogni minuto, per arrivare dritto alla vittoria. Il campione si spegne all’età di 83 anni lasciando un vuoto nel cuore di tutti gli appassionati.
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