Oggi vi parleremo di alcune soluzioni motoristiche davvero interessanti, ovvero quei motori che possono cambiare le auto elettriche in range extender ed ibrido. Ecco come funzionano e quali sono i loro segreti.
Che le auto elettriche non riescano a fare una gran presa sui gusti dei clienti è ormai chiaro, ed i costruttori si stanno organizzando per provare a rendere più efficienti le proprie soluzioni. Una vera e propria rivoluzione è in arrivo da Horse Powertrain, un nome che non dirà molto ai meno informati. Si tratta di una joint venture nata dalla partnership tra i colossi Renault e Geely, che sta costruendo motori elettrici ed ibridi con soluzioni modulari e compatti. 
In sostanza, si occupa di produrre sistemi utili per trasformare i modelli elettrici in ibridi o GPL, senza però andare a stravolgere la piattaforma di partenza. Queste tecnologie ultra compatte sono alla base dei range extender, così come dei kit retrofit ibridi e motori bifuel ad iniezione diretta. In questo modo, si potrà eliminare l’ansia da ricarica che da sempre attanaglia le auto elettriche e che tiene i clienti lontani dall’acquisto di questo tipo di vetture.
Motori, tutto su Horse C15 e Future Hybrid Concept range extender
Il primo motore di cui vogliamo parlarvi è Horse C15, vale a dire un modulo che integra un motore da 1,5 litri quattro cilindri, con tanto di sistema di raffreddamento, inverter e generatore. Il tutto, in un solo blocco da 500 mm x 550 mm x 275 mm, così da poter essere posizionato sia nel vano anteriore che in quello posteriore delle BEV. In questo modo, le auto elettriche sono trasformabili in auto range extender, note anche come EREV, con il motore termico che non fornisce trazione, ma si occupa di ricaricare le batterie dei modelli che lo montano, così da assicurare autonomie superiori anche a 1.000 km.
Un’altra soluzione interessante è la Future Hybrid Concept, un sistema basato su un motore termico, un motore elettrico, una trasmissione e componenti elettronici, che può essere compatibile con vari carburanti, come la benzina, il GPL, i combustibili sintetici ed i tanto discussi biocarburanti. Mediante l’utilizzo di questo kit, le auto elettriche vengono convertite in ibridi paralleli o range extender. La produzione di massa è programmata per il 2028, così da poter lanciare sul mercato nuove soluzioni che non implicano la costruzione di una piattaforma da zero, garantendo ampi risparmi sul piano economici.