E’ giunta puntuale la smentita in merito all’accordo commerciale tra MV Agusta e QJ Motor. Ecco come stanno le cose.
Dopo la crisi economica che ha investito il Gruppo KTM, a causa anche dell’acquisizione della MV Agusta, si è alzato un polverone sull’inserimento di QJ Motor. L’azienda ha sede a Wenling, a 480 km da Shanghai e offre lavoro a 14.000 persone, producendo ogni anno 1.200.000 veicoli a due ruote e oltre 2 milioni di motori. 
In Cina QJ è un major con uno stabilimento che copre un’area di 670.000 metri quadrati, con sofisticate macchine a controllo numerico per la lavorazione dei componenti importate da Germania, Italia e USA. I propri motocicli che vennero venduti in Cina furono i marchi QJiang (modelli di fascia bassa) e QJMotor (modelli di fascia media). Tra il brand di Schiranna e quello del Paese del Dragone Rosso è nata una collaborazione orchestrata dalla KTM.
I due player del mercato avrebbero dovuto produrre la Lucky Explorer 5.5. Addio puntuale ai QJ dotati di telai e motori derivati dalla Brutale a quattro cilindri, come la SRK 921 RR. Nelle ultime ore sono state rilanciate alcune voci della lavorazione di alcune moto della MV nel segno del colosso della Cina.
MV Agusta si allontana dalla Cina
Ora una dichiarazione ufficiale MV ha annunciato: “In merito ad alcune notizie recentemente circolate riguardo a una moto prodotta da QJ Motor, ci teniamo a fare chiarezza. Non esiste alcuna collaborazione attiva tra MV Agusta e QJ Motor, né vi è mai stato alcun rapporto di partnership nello sviluppo del modello in questione“.
“Il nome di MV Agusta compare unicamente nei curricula di alcuni designer oggi in forza a QJ Motor, i quali in passato hanno lavorato presso la nostra azienda. Oltre a questo legame indiretto, non vi è alcun punto di contatto o collaborazione tra le due realtà. Desideriamo sottolineare con forza l’essenza autenticamente Made in Italy dei nostri prodotti, che vengono interamente disegnati, progettati, sviluppati e realizzati a mano nel nostro stabilimento di Varese“, si evince nel comunicato.
Il costruttore italiano vuole prendere le distanze dalla Cina. Il comunicato può includere anche i prototipi SRK 1000 RR e naked visti a EICMA 2025 o le copie della Superveloce, ovvero la SRK 921 SV e Super4? Vedremo cosa accadrà negli accordi di fornitura tra QJ e la Casa Mattighofen a nome della controllata MV, pronta a nuovo corso sotto la guida della famiglia Sardarov.