Vi sono vetture che non dovrebbero essere trasformate in ragione delle mode. Un proprietario di F40 ha rinunciato allo stile classico.
Questo esemplare di F40 sembra uscito da GTA Vice City. Solo chi ha apprezzato il videogame della Rockstar Games, ambientato negli anni ’80, potrebbe aver avuto l’idea di applicare un colore menta. La F40 poteva vantare dei componenti unici, essendo nata sotto la supervisione di Enzo che volle il record mondiale di velocità. La prima hypercar della storia della Casa modenese presentava il kevlar per rinforzare la scocca e la fibra di vetro per la carrozzeria, vantando un coefficiente aerodinamico di 0,34. 
La F40 aveva un passo di 2.450 mm, la carreggiata anteriore di 1.594 mm e quella posteriore di 1.606 mm. Pesava appena 1.155 kg. La biposto era dotata di un telaio a traliccio tubolare in acciaio con vasca abitacolo con pannelli scatolati di rinforzo in materassino di kevlar e fibra di kevlar con resina epossidica. Le sospensioni anteriori e posteriori sono indipendenti, con bracci trasversali molle elicoidali e barra stabilizzatrice.
L’apertura del cofano motore era a conchiglia come sulle vetture Sport Prototipo. Ogni particolare della F40 era concepito per una cura manicale. La produzione del V8 2.936 cm³, per la precisione, fu oggetto di uno studio nel dettaglio. Il motore sovralimentato con due turbocompressori IHI, distribuzione a doppio albero a camme in testa per bancata, quattro valvole per cilindro con due iniettori per cilindro erano il top. Con un rapporto peso-potenza di 2,58 kg/CV con una potenza specifica di 163 CV/litro, la F40 scattava da 0 a 100 km/h in appena 4,10 secondi. Lo 0 a 200 km/h si copriva in 11,30 secondi.
All’asta la versione menta
La “Minty Forty” di una Ferrari F40 del 1991 è nota per la sua livrea accesa. La F40 è stata venduta alla bellezza di 1.792.500 dollari, scatenando reazioni opposte. La F40 telaio 88538 ha fatto il primo ruggito il 27 febbraio 1991 ma aveva un magnifico quanto naturale Rosso Corsa con interni in tinta. Venne consegnata in Germania e il primo proprietario, Dieter Wolf, se ne innamorò. Poi passo nelle mani di Arnold Gardemann, presidente del Ferrari Club tedesco, e nel 1998 fece un crash.
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L’esemplare ha circa 31.000 km percorsi ed è stata rimessa a nuovo. Il nuovo proprietario si è preso il rischio di comprare la F40 con la della livrea verde pallido, la stessa della 250 GTO di Stirling Moss, una delle Ferrari più costose di sempre. Il prezzo all’asta è schizzato alle stelle. L’auto ha preso parte a eventi, raduni, persino alla Mille Miglia Tribute. Una Ferrari fa scena anche con un abito verde.