Vi sono follie che solo in pista possono essere sperimentate. Un ragazzo ha girato a massima velocità con una supercar con un joypad.
La fantasia di alcuni automobilisti non conosce confini e alcuni player si sono inventati un nuovo modo di spingere al limite una supercar giapponese. Il magico mondo del web oggi ci regala una sfida inedita nel segno di Nissan e della tecnologia Sony. Per anni tutti noi abbiamo guidato a Gran Turismo le migliori auto al mondo, ma come sarebbe pilotare una vera vettura con il joypad? 
Detto, fatto. Un ragazzo inglese ha deciso di fare l’esperimento al volante di una Nissan GTR che raggiunge sino a 320 km/h, utilizzando al posto del volante un semplice controller per PlayStation 4. Il protagonista è Paul Wallace, content creator e volto noto del canale Supercars of London. Nel video il ragazzo si accomoda nell’abitacolo della sportiva giapponese, modificata appositamente per rispondere ai comandi alternativi. Proprio come avviene su PlayStation con i grilletti si accelera e si frena e con il joystick si gira.
La Nissan GT-R (acronimo di Gran Turismo-Racing) è l’erede della Skyline GT-R. La Casa giapponese iniziò lo sviluppo della GT-R, svelando a Tokyo il primo concept di quella che sarebbe stata la futura auto di serie più potente al mondo. L’obiettivo era fare la storia distaccandosi dal concetto delle tradizionali berline dell’era precedente. L’abbandono del nome Skyline a favore della sola sigla GT-R fu un chiaro esempio dell’intento delle Nissan.
Questione di manualità
Dopo anni a ruotare le macchine sul videogame la logica è stata trasportata nel mondo reale. La GTR scelta per l’evento, ribattezzata per la speciale occasione GTR/C, è un bolide da 600 cavalli. In passato le dimostrazioni di Sony con la concept car Afeela, guidata tramite DualSense al CES 2024, avevano già dato un primo segnale in questa direzione. Ora il risultato è stato raggiunto con una serie di test.
L’idea potrebbe essere sfruttata per la guida di chi è affetto da disabilità. La maggioranza degli utenti condanna l’esperimento come troppo pericoloso. Lo stesso Wallace, a telecamere spente, avrebbe ammesso che è stata “la cosa più strana” che abbia mai fatto. La fantasia di un player è diventata realtà.