MotoGP, il dramma di Jorge Martin: il campione è andato vicino alla morte

L’attuale alfiere dell’Aprilia, Jorge Martin, ha vissuto una prima parte di 2025 da incubo. Ecco cosa ha dichiarato sul tragico infortunio avuto in pista.

In questo campionato Jorge Martin ha avuto tre infortuni gravissimi. I primi due sono avvenuti ancora prima che la stagione avesse inizio. Prima si è fatto male all’arto destro, nei test prestagionali, e poi a quello sinistro in un test privato in Spagna in sella a una supermotard. E’ rientrato in Qatar, in un weekend faticoso per le alte temperature, ed è stato investito dall’incolpevole Fabio Di Giannantonio. Quest’ultimo non ha potuto evitare il busto del pilota dell’Aprilia che era scivolato sul cordolo.

L’ammissione di Jorge Martin
MotoGP, il dramma di Jorge Martin (Ansa) Quattromania.it

Jorge Martin si è rotto 11 costole e ha trascorso un periodo lungo in ospedale. Finalmente sembra essere tornato in discreta forma. E’ ricaduto nella scorsa tappa corsa al RB Ring, ma per fortuna senza conseguenze. L’ex Pramac non è ancora al 100% e deve trovare la giusta familiarità con la moto di Noale dopo anni gloriosi in sella alla Ducati Desmosedici. Si tratta di un percorso lungo, ma ciò che conta è che il peggio è passato.

L’ammissione di Jorge Martin

Ad AS il pilota dell’Aprilia ha dichiarato: “Sono stato più vicino alla morte di quanto avrei voluto. Soprattutto, ricordo quel momento in cui ero in ospedale e pensavo di andarmene. Sentivo dentro di me che me ne stavo andando, e ho chiamato Maria (la fidanzata, ndr) e mia madre perché volevo salutarle. Quel momento di crollo è stato… Wow, mi si rizzano i capelli solo a ricordarlo. Ma ehi, apprezzi anche il resto delle cose che la vita ti porta. Tutto ciò che posso sperimentare ed essere nel presente è ciò che ti dà, e queste sono esperienze che alcune persone non vivranno mai“.

MotoGP, il dramma di Jorge Martin
Jorge Martin torna in Europa (Ansa) Quattromania.it

Nel mio caso, entrambi. È stato un infortunio, poi un altro, fa male, ti intorpidisce, devi recuperare, ma il terzo è stato molto mentale, tipo ‘Non ce la faccio più e devo smettere’. Ho smesso di andare in camera iperbarica e dal fisioterapista, e ho iniziato a mangiare con estrema ansia. Avevo bisogno di staccare dalle moto. Non ho voluto avere niente a che fare con le moto per un paio di mesi, finché non ho ricominciato ad allenarmi e a prepararmi, come faccio oggi. Dipende dal contesto; in alcuni casi il dolore fisico è maggiore, in altri è maggiore quello mentale“.

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