Nel mondo delle quattro ruote e nella loro compravendita sono sempre più frequenti le truffe, ed è su questo aspetto che occorre prestare una particolare attenzione. Guardate cosa faceva questa persona.
Nel mondo di oggi, occorre prestare la massima attenzione in ogni tipologia di situazione, perché c’è il serio rischio che qualcuno o qualcosa possa complicarci la vita e voglia tirarci un brutto scherzo. Nel mondo della vendita delle auto, le truffe sono all’ordine del giorno, ed è importante conoscere quali sono i rischi, così da evitare di finire nel bel mezzo di qualche brutto tiro da parte dei malintenzionati. 
Sul sito web “Autoeveryeye.it“, è stata raccontata la vicenda che ha visto protagonista un 30enne residente nel bergamasco, che è stato smascherato dopo una lunga indagine. Il tutto è partito da alcune truffe di cui si è reso protagonista nel campo della compravendita delle auto di lusso, un settore in cui le cifre sono molto elevate e sulle quali è necessario prestare una grande attenzione. Andiamo a scoprire un trucco che ha fatto molto discutere per il suo ingegno e la facilità di applicazione.
Auto, a Bergamo comportava auto di lusso abbassandone i chilometri
Le auto in questione erano provenienti dal noleggio al lungo termine e venivano acquistate con un elevato chilometraggio, riuscendo così a pagarle molto meno rispetto a quello che era il loro originale prezzo d’acquisto. In seguito, le vetture in questione erano trasformate in occasioni uniche per i clienti, ed è qui che nasce la truffa. Il 30enne riusciva ad abbassare il chilometraggio delle vetture rialzandone il prezzo, e vendendole così a cifre nettamente superiori a quelle a cui lui stesso le aveva acquistate. Le carte di manutenzione venivano riscritte, e tutto veniva modificato in maniera accurata, per evitare che i segni del tempo potessero emergere.

L’uomo sottoponeva le auto alla revisione in anticipo, falsificando i dati sui chilometri, così da far finire il dato falso nei registri telematici. L’operazione è stata condotta dalla Polizia Stradale, che ha trovato nella sua abitazione beni per un valore superiore ai 100.000 euro. Le accuse verso il bergamasco sono molto pesanti, come autoriciclaggio, intimidazioni e frode, con profitti illeciti che venivano reinvestiti per alimentare il circuito di truffe.