Il brand Dacia ha puntato su auto economiche e sta facendo faville in Europa. Scopriamo nel dettaglio la strategia per primeggiare contro rivali agguerrite.
Corsi e ricorsi storici nell’automotive, ma Dacia non si fa venire le rughe o i capelli bianchi a causa della concorrenza e dell’espansione del mercato cinese in Europa, espansione che rappresenta uno stimolo in più a far bene e meglio degli altri, immettendo prodotti concorrenziali e di alta qualità pronti a sfidare gli altri e a vincere sul mercato con testa alta. 
A spiegare quale sia la posizione della Casa rumena nei confronti di uno dei fenomeni di mercato del momento è stato Frank Marotte, vicepresidente Brand, Marketing, Sales & Operations, nel corso di una tavola rotonda sulle performance commerciali del primo semestre. Dacia è “fiduciosa di poter mantenere il suo successo in Europa” nonostante la temuta invasione. “Come qualsiasi altro produttore, stiamo osservando con molta attenzione il successo dei marchi cinesi – ha spiegato Marotte come riportato su Quattroruote.it – Quello che posso dire è che non tutti i cinesi stanno entrando nello stesso territorio in cui è presente Dacia. Sì, hanno successo, ma è una storia che in Europa si ripete: 25 anni fa arrivarono i giapponesi e tutti dicevano che rappresentavano una minaccia per gli europei. I costruttori europei si sono adattati e continuano ad avere successo. Poi sono arrivati i coreani, 10 o 15 anni fa, ed è stata la stessa storia: gli europei si sono adattati e continuano ad avere successo“.
L’annuncio di Dacia
“Siamo molto consapevoli di cosa sta succedendo con i cinesi in questo momento. La capacità di adattamento ci stimolerà a migliorare e siamo fiduciosi di poter mantenere il successo in Europa“, ha proseguito Marotte. Parole che trasudano ottimismo e fiducia nel futuro anche dopo l’addio di De Meo in Renault, in particolare sul fronte dell’elettrificazione.

“Siamo impegnati a rispettare le normative europee, ma soprattutto a rispettare uno dei valori chiave di Dacia, ovvero essere eco-smart. Ed eco-smart significa puntare sul rapporto qualità-prezzo, rimanendo ecologici nelle nostre offerte e nei nostri prodotti. Per questo, dobbiamo continuare il nostro percorso verso una maggiore elettrificazione della gamma. E questo non cambierà“, ha analizzato Marotte.
“L’obiettivo è raggiungere le 700.000 vendite a livello globale, il che sarebbe un aumento rispetto 674.000 dello scorso anno. Ci troviamo a metà strada. Ovviamente, operiamo in mercati molto incerti, quindi può ancora succedere di tutto, ma abbiamo comunque fiducia nella forza della gamma e del marchio nei mercati chiave in cui operiamo“, ha concluso il manager.