Vi sono auto italiane che hanno un posto speciale nel cuore dei fan. Scopriamo un modello Alfa Romeo che ha scritto pagine indelebili grazie a Ferrari.
Proprio come quelle storie americane dove si trovano dopo decenni splendide auto credute perse, stavolta è una regina italiana ad essere stata recuperata da un fienile. La scoperta ha lasciato a bocca aperta anche gli appassionati più accaniti dell’Alfa Romeo che non avevano mai visto un modello special con motore Ferrari. 
Facciamo un passo indietro di 40 anni, in un’epoca in cui tutto sembrava possibile, in pista come in strada. Andy Burton andò a trovare un amico collezionista che aveva acquistato una Ferrari 308 GTS. La Rossa Magnum era tra le vetture più desiderate dai petrolhead dell’epoca. Inoltre, nel garage c’era anche una Alfasud Sprint. Le condizioni non erano da vetrina, così nacque una idea folle.
Nacque l’Alfa Romeo Alfasud Ferrari Sprint, una sorta di esperimento tra Rally e GT. Il mix diede vita a una delle auto del Biscione più spettacolari di sempre. Bastava dare gas per urlare: “lasciatela cantare piano piano, lasciatela cantare perché sono fiero“. Il progetto era un fiore all’occhiello sul piano tecnologico. L’Alfa in stile Lancia 037 vantava un ampio alettone posteriore in alluminio, le sospensioni posteriori erano copiate dalla Ford RS200 e il cofano anteriore era preso da una Opel Manta 400. Vennero utilizzate anche alcune parti di moto per la creazione di un modello unico.
Dalla pista alla polvere
Dal 1986 al 1996, l’Alfa Ferrari ha corso con successo sulle prove speciali. Prese parte a una cinquantina di rally, conquistando 7 successi in varie classi, sino al raggiungimento del titolo del 1995 del BTRDA Rally Championship, un campionato amatoriale. Ma a parte i trofei, quest’auto si affermò come una vera e propria icona dei rally, affascinando i fan per la sinfonia del V8 Ferrari. Date una occhiata al video in basso del canale YouTube The Cope Creative.
In un rettilineo di una prova speciale, attraverso la foresta di Radnor, una biella si ruppe e fu la fine. L’Alfasud con motore Ferrari finì chiusa in un fienile. Burton sviluppò poi un altro progetto, una Peugeot Cosworth, con la quale gareggiò nei rally amatoriali per più di dieci anni.