Auto elettrica, scatta un altro problema in Europa: cosa spaventa ora tutti gli automobilisti

Per una ampia diffusione di auto alla spina in Europa ci sarebbe bisogno di una fitta rete di colonnine di ricarica. Non solo sono poche ma anche non democratiche in Italia.

Le vetture elettriche continuano a essere spinte dai principali costruttori di automobili mondiali. Il problema non è tanto la tecnologia in sé ma la mancanza di infrastrutture rapide sul territorio. Tutto questo tende a generare un’ansia di autonomia in un automobilista green. Chi si mette in viaggio vorrebbe avere la certezza, come accade per le auto a benzina, di trovare sempre libero un distributore.

Purtroppo i tempi di ricarica sono rimasti biblici anche e soprattutto a causa di una scarsità di opzioni e non si è investito, come in Cina e negli Stati Uniti, nella creazione di una rete di colonnine ultraveloci. Alle nostre latitudini bisogna, prima di tutto, sperare di trovare funzionanti gli attacchi. Inoltre, sono spesso occupati e c’è chi persino sfrutta le aree per le EV per parcheggiare le vetture con motori tradizionali. Insomma è un lusso che possono consentirsi solo i progressisti con un portafoglio gonfio e un’abitazione / box con colonnina domestica.

L’ansia da ricarica per i proprietari di EV

Per gestire le percorrenze e l’attesa mentre si ricarica vi sono diversi passatempi, ma c’è bisogno di implementare le infrastrutture. In base a una ricerca portata avanti da Shell nel 2024, 6 automobilisti europei su 10 sarebbero disposti a percorrere più strada per migliorare la propria esperienza di ricarica. Ottenere accordi con diversi gestori di reti di ricarica permette di dare ai propri clienti un numero maggiore di alternative e, con esse, più opzioni.

Molti si impegnano per garantire una maggiore trasparenza sulle tariffe applicate nelle varie stazioni di ricarica, ma non basta. Gli automobilisti di auto elettriche avrebbero bisogno di informazioni precise quando si mettono alla guida. Diversi brand, per garantire un miglior servizio sulle operazioni di ricarica, stipulano partnership con aziende del settore. MINI, per esempio, ha firmato un accordo con Parkopedia, società che collabora anche con Volvo, Land Rover, Toyota, Peugeot, Ford e altri marchi top per facilitare i possessori di EV.

Secondo un rapporto pubblicato a fine 2024 dall’Osservatorio sui combustibili alternativi della Commissione europea, la rete di ricarica europea manca di colonnine e, in particolare, di colonnine ultrarapide. Per ridurre l’ansia da ricarica occorrerà fare dei passi in avanti in futuro, seguendo la strategia Tesla con i Supercharger.