L’annuncio dei vertici della Bosch potrebbe avere un serio impatto sulle abitudini degli automobilisti italiani del futuro. Ecco cosa è stato svelato nelle ultime ore.
Il car market sta evolvendo ad una velocità tale che nessuno può definirsi al sicuro in questo panorama di crisi. Persino gli storici costruttori di automobili si stanno ritrovando immischiati in un calo di vendite senza precedenti. Dopo gli anni della pandemia dove la crisi dei componenti ha stroncato le vendite e il prezzo dei carburanti è schizzato alle stelle ci si attendeva una ripresa che avrebbe strizzato l’occhio alle tecnologie alla spina.
Con la decisione del Governo di investire i fondi del settore Automotive nelle operazioni di pace ci sarà un ulteriore calo di vendite. No Ecobonus, no party nel 2025 e l’Italia sembra destinata a rimanere sempre più arretrata nel panorama industriale 2.0. Le EV continuano ad essere osteggiate dai puristi e i più giovani hanno una mentalità diversa ma non hanno le possibilità economiche per investire nell’acquisto di un’auto elettrica o a idrogeno. C’è anche una evidente carenza di colonnine di ricarica che non ha favorito la diffusione di nuove auto alla spina su tutto il Belpaese.
Tecnologie auto di domani, la posizione di Bosch
Il mondo intorno ad un Paese immobile come l’Italia sta cambiando. Un player tecnologico come Bosch sta puntando dritto al futuro, anticipando i trend. Il general manager di Bosch Italia, Camillo Mazza, intervenuto all’edizione 2024 di Quattroruote Next, ha spiegato che la neutralità climatica dovrà passare da neutralità tecnologica.
“La tecnologia non può essere imposta dall’alto, ma deve essere scelta dai clienti: per questo noi stiamo lavorando su tutti i fronti, dall’Euro 7 agli e-fuel, passando per l’idrogeno“, ha analizzato il manager di Bosch. Nei prossimi 5 anni le cose non dovrebbero cambiare granché alle nostre latitudini. Nel 2030 il 50% dei veicoli venduti avrà un motore a benzina.
C’è un gradimento generale verso l’ibrido ma dal 2035 in avanti il futuro potrebbe essere rappresentato dall’idrogeno. “Qualche mese fa, a Le Mans, abbiamo presentato un’auto con questa tecnologia, con risultati e performance straordinarie. La tecnologia c’è e noi abbiamo programmato 2,5 miliardi di investimento tra il 2021 e il 2026. Stiamo anche lavorando sugli elettrolizzatori per la produzione di idrogeno locale: il primo di serie verrà messo in funzione proprio nelle prossime settimane, qui in Italia“, ha concluso Mazza.