Il vero mistero dell’aviazione: come riescono a farlo?

Dall’alba dei tempi l’uomo ha cercato di volare: oggi, ci sono tanti modi per farlo grazie ad apparecchi sempre più sofisticati. Alcuni come questo sfidano letteralmente la fisica. 

Far decollare un aeroplano probabilmente è la cosa più difficile che una persona normale riesca ad immaginarsi: se perfino i piloti professionisti a volte sbagliano, anche con conseguenze letali per i passeggeri, vorrà dire che si tratta di un’operazione delicata e destinata a persone molto preparate ed attente. Questo discorso vale doppio se parliamo di aviazione militare dove la sicurezza viene spesso meno in favore della capacità operativa.

Aereo al decollo spiegazione
Decollare è molto complicato, in questo modo  – Quattromania.it

Gli aeroplani da guerra a reazione spesso sono tenuti a decollare molto velocemente e in condizioni di disagio difficili da immaginare per un pilota di aerei di linea, ad esempio dal breve ponte di una portaerei lungo poche centinaia di metri. Come superare questo problema è una faccenda che i principali esperti di aviazione militare del mondo si sono posti spesso ed una soluzione è il decollo verticale, simile a quello degli elicotteri.

Negli anni questa tecnica è stata perfezionata, dando vita a jet a reazione come l’Harrier britannico che sono letteralmente capaci di alzarsi in volo verticalmente, cosa molto complicata intanto perché bisogna sconfiggere la forza di gravità e secondo poi perché a differenza di un elicottero che può contare sulle pale per generare la forza necessaria ad alzarsi, un aereo non dispone di ciò.

Una tecnica devastante!

Alcuni aeroplani come l’Osprey americani hanno fatto proprio questo, mescolando la tecnica di un aereo con quella di decollo di un elicottero montando delle robuste pale a bordo. Altri, come l’Harrier appunto, sono dei jet a reazione che sfruttano un altro tipo di spinta per superare la forza gravitazionale. Per decollare questi mezzi utilizzano un sistema brevettato dalla britannica Hawker negli anni sessanta.

Harrier VTOL
L’Harrier GR7 è il più famoso aeroplano a decollo verticale al mondo (Ansa) – Quattromania.it

Così come i prototipi pre-serie, gli Harrier dispongono infatti di ugelli – quattro in tutto posizionati sulla parte anteriore e posteriore del mezzo – capaci di ruotare su un asse di 100 gradi. In questo modo, orientati verso il basso, gli ugelli vengono attivati da una turboventola, un motore capace di generare un flusso d’aria prima fredda e poi calda che consente all’aereo di raggiungere rapidamente la potenza necessaria per staccarsi da terra. A questo punto, gli ugelli vengono orientati in avanti permettendo all’aereo di volare normalmente.

Così equipaggiato, questo aereo si è rivelato formidabile in guerra anche durante la Guerra delle Falkland dove era capace di sollevarsi in volo molto più velocemente rispetto agli apparecchi che doveva abbattere. Ad oggi, la tecnica VTOL britannica è superata e gli esperti preferiscono aerei come il Dassault Mirage IIIV che hanno una potenza maggiore e riescono ad alzarsi in volo con un peso maggiore a bordo o l’Osprey che impiega le suddette eliche al decollo.

In questo video, potete godervi realmente il decollo di un veicolo simile: ecco come fanno gli ingegneri a sconfiggere la forza di gravità, il principale nemico dell’aviazione mondiale.

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