Stellantis ha scelto la sua “Dacia”: auto da paura a prezzi ridotti, inizia una nuova era

Il grande successo in Europa dei modelli low cost prodotti da Dacia è un modello da seguire e Stellantis ha fatto una scelta che cambia tutto

I numeri forse non raccontano tutto ma hanno il vantaggio di non mentire mai. Quelli del mercato auto in Europa continuano a promuovere la politica aggressiva ma anche intelligente di Dacia che fa da traino al Gruppo Renault. Una strategia che ora Stellantis sta per adottare con uno dei suoi marchi di punta?

Carlos Tavares, CEO di Stellantis, anticipa il futuro: ecco cosa succederà
Carlos Tavares, CEO di Stellantis, anticipa il futuro (Ansa Foto) – Quattrromania.it

Basta osservare quello che è successo per capire. Nei primi nove mesi del 2023, Dacia ha fatto registrare un totale di 493.511 immatricolazioni, con un aumento del 16,7 per cento rispetto allo stesso periodo 2022. E solo nel terzo trimestre ha messo insieme 148.124 immatricolazioni. Questo significa che in Europa attualmente Dacia detiene il 4,4 per cento di quota sul mercato, in leggera crescita rispetto allo scorso anno.

Il numero maggiore di immatricolazioni per il marchio è stato registrato in Francia con 118.495 unità e un aumento del 23,2 per cento rispetto al 2022. Ma l’Italia è al secondo posto, seguita dalla Germania e dalla Spagna.

Scendendo nel dettaglio, Dacia Sandero si conferma come la più popolare con 199.516 unità , corrispondenti a un aumento del 17,3 per cento. A seguire la Duster al secondo posto con 154.460 unità e un incremento del 4,1 per cento e poi Jogger con 70.932 unità immatricolate, per una crescita del 76,1 per cento. Infine Dacia Spring con 44.262 unità pari ad un aumento del 40,6 per cento rispetto ai primi nove mesi del 2022.

Numeri che anche negli uffici di Stellantis conoscono e analizzano attentamente. E da qui nasce la domanda che molti analisti ma anche appassionati si stanno facendo. All’interno del Gruppo, c’è qualche azienda che possa avere lo stesso exploit?

Stellantis ha scelto la sua “Dacia”: arriva la risposta che spiazza tutto il pubblico

Una questione diventata ancora più di stretta attualità ora che Citroen ha presentato ufficialmente la sua elettrica di punta, la e-C3 2024 che partirà da un prezzo di 23mila euro. Una cifra simile a quella che Dacia propone per la sua Spring, che è invece il suo modello senza combustione e costa 21mila euro.

Questo significa due modelli con motorizzazione pulita e moderna ad un prezzo tutto sommato low cost. Così è venuto automatico fare un accostamento perfettamente naturale e mettere a confronto i due modelli e le due strategie così paragonabili.

Citroen e-C3 2024, la risposta elettrica al mercato: ecco le caratteristiche
Citroen e-C3 2024, la risposta elettrica al mercato (Press Media) – Quattrromania.it

Quindi Citroen almeno in parte è destinato a diventare il marchio low cost di Stellantis? Dopo molte illazioni, è arrivata la risposta ufficiale di Thierry Koskas, il CEO dell’azienda francese. Intervistato dal magazine Autoweek ha spiegato che il paragone è suggestivo ma non regge, anche perché nella gamma del “Double Chevron” ci sono anche modelli di dimensioni generose come C5 Aircross e C5 X.

In più c’è la lunga storia di Citroen sul mercato mondiale che parla per lei e quindi ognuno andrà per la sua strada. Secondo Koskas oggi Citroen arriva appena dopo Peugeot, Fiat e Opel, mentre appena sopra ci sono i marchi premium Alfa Romeo, DS e Lancia.

Ma c’è un particolare non di poco conto che pesa in maniera decisiva, secondo lui. Dacia Spring è prodotta, per precisa scelta del marchio, in Cina. Invece la nuova C3 elettrica nasce negli stabilimenti europei del Gruppo e questo fa la differenza. “Volevamo realizzare un’auto che potesse contrastare la rivalità cinese, prodotta interamente in Europa. Grazie ai nostri ingegneri ci siamo riusciti”.

Impostazioni privacy