Ricariche da incubo, l’esperienza degli utenti: “Si stava meglio quando si stava peggio”

La ricarica continua ad essere il punto su cui i proprietari di automobili elettriche continuano ad infuriarsi maggiormente e i motivi sono tanti. Scopriamo cosa non funziona come dovrebbe.

Se c’è una mela della discordia per i proprietari di automobili elettriche, questa non può essere che la ricarica alle colonnine, un processo lento e noioso – per gli standard delle automobili a motore termico si intende – ma necessario e soprattutto a cui faremmo meglio ad abituarci entro il 2035 perché da quella data dovremmo farlo quasi tutti abitualmente.

Ricarica automobili elettriche
Ricaricare l’automobile elettrica è diventato un problema gigantesco (Canva) – Quattromania

Appare evidente che quello della ricarica, come ha sottolineato anche uno dei dirigenti della Ford che ha parlato addirittura di “Ansia da ricarica elettrica” dopo un lungo viaggio con il Ford F-150 Lightning che non lo ha stupito in positivo, sarà il principale problema delle automobili di questo tipo, mentre quello dell’autonomia sarà risolto dalle tecnologie moderne attualmente in fase di sperimentazione.

Ma il problema al momento non è solo legato alla scarsità di colonnine o al tempo di ricarica troppo lungo, come sottolinea un’inchiesta del sito Vaielettrico che definisce una vera “giungla” il sistema di mercato delle ricariche elettriche. Cosa c’è che non funziona? Scopriamo le esperienze peggiori dei guidatori e cosa li rende ansiosi quando arriva l’ora del caricamento.

Troppi competitor?

Secondo questo articolo, i costi delle ricariche elettriche sarebbero cresciuti esponenzialmente anche a causa della crisi energetica e a nulla è servito l’arrivo di nuovi operatori nel campo delle ricariche che non hanno sicuramente abbassato i costi pur se potrebbero per fare concorrenza ai rivali: “Speriamo che l’antitrust intervenga presto adesso”, il commento di un guidatore non felice.

Auto elettrica in ricarica
Attaccare l’automobile alla colonnina spazientisce gli italiani (Ansa) – Quattromania.it

Per fare un esempio concreto, il servizio offerto da piattaforme come Enel-X che rimane uno dei principali fornitori di questo servizio in Italia è passato da soli 40 centesimi per Kilowattora del 2020 – dato medio italiano, fonte News Auto – agli 0,74 Kilowattora che costituiscono la media nazionale nel momento in cui scriviamo queste righe. Un aumento mica da niente.

Ricaricare le automobili elettriche insomma rimane un problema anche ora che ci sono molte più colonnine per le ormai centinaia di migliaia di automobili in circolazione del nostro paese. Considerando che uno dei vantaggi maggiori delle auto di questo tipo dovrebbe essere proprio il risparmio in denaro, non è che sia una notizia entusiasmante per i diretti interessati…

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