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Moto

Yamaha, torna sul mercato un mito del passato | Cambia la cilindrata ma la moto rimane la stessa di sempre

Poche le icone che rimangono e rimarranno per sempre indimenticabili nell’immaginario collettivo. La Yamaha Ténéré è fra queste, e sarà sempre così: vedere per credere.

Yamaha Ténéré 700, l’ultima di una serie di motociclette straordinarie, soprattutto per chi ama la guida offroad. Ma sarebbe troppo semplice arrivare subito all’ultimo modello di una serie iconica. Facciamo quindi qualche passo indietro e concentriamoci sulla storia di questo magnifico esemplare. Una storia che parte davvero da lontano, addirittura dal 1982.

Yamaha Ténéré (Web source)

Nel periodo giusto perché, a dirla tutta, era esplosa la mania dell’avventura e di tutta quella guida che prevede un’esperienza ben diversa rispetto alla “semplice” esperienza sull’asfalto. Conosciamo quindi meglio l’incredibile storia della Ténéré, che merita decisamente più di una superficiale analisi sul presente di questo modello.

Yamaha Tenere: la storia prima e dopo una due ruote unica

Yamaha Ténéré, la moto che ha cambiato la storia delle due ruote offroad, sotto tutti i putni di vista. Certo, già negli anni ’60 la grande rivale Honda lanciò la sua Scrambler CL72. Ma quello che fecero in Yamaha con la XT500 (1976), fu ancor più rilevante. La moto donò risultati sportivi non indifferenti e venne prodotta fino al 1988.

Questa due ruote dominò l’Abijan-Nizza del ’77, una corsa davvero storica per le motociclette fuoristrada e che ispirò Thierry Sabine ad inventare la Paris-Dakar. Insomma, si può quasi dire che questa Yamaha e la mitica corsa rallistica sono nate insieme. E poi? Beh, poi arrivò la Yamaha XT600Z Ténéré.

Il motore era della XT550, ma la ciclistica era molto più evoluta rispetto alle moto che l’avevano preceduta. Questa meravigliosa moto però non riuscì mai nell’impresa di vincere il rally per eccellenza. L’XT500, per dire, ci riuscì due volte consecutivamente. La Super Ténéré 750, sette volte.

Ma poco male, perché questa moto entrò comunque nel mito. In seguito, questa serie a due ruote divenne sempre meno fuoristradistica e decisamente più stradale. Anche se la leggenda di una moto iconica rimane, eccome se rimane: anche sulla “pelle” della 700.

Yamaha Tenere 700: fra rally e strada, rimane un’icona senza tempo

La Yamaha Ténéré 700 è l’ultima di una serie di moto realizzate dalla casa giapponese. Veicoli che prendono il nome dalla regione in cui originariamente transitava la Parigi-Dakar. E’ dotata di un classico motore bicilindrico in linea, un quattro tempi raffreddato a liquido.

Il cambio è a sei marce e la trasmissione finale a catena. Questa moto, concentra in sé tutte le caratteristiche di un veicolo totalmente moderno, tenendo fede ai tratti che hanno reso celebre tale serie. La 700 è pensata per l’off road, come dimostra la strumentazione a sviluppo verticale – come sulle enduro da competizione.

Yamaha Ténéré 700 (Web source)

Monta i paramani di serie come le vecchie Ténéré. I comandi a pedale sono snodati e regolabili così come il parafango. Tutto ciò, la rende una grande moto sia nello sterrato che sull’asfalto, dove peraltro sorprende per il suo comportamento preciso ed efficace. Il prezzo della nuova 700, parte da 10.399 euro.

Spendendone 1.600 in più, però, si può avere anche la cosiddetta “Rally edition”. Esiste anche la “World Raid” a partire da 12.599 euro. Si tratta di una moto perfetta per affrontare lunghi viaggi e, perché no, magari farsi una bella vacanza. Comunque, appassionati e nostalgici della Ténéré, non preoccupatevi: questo mezzo rimane straordinario. Gli anni passano ed il mondo cambia; ma non una delle serie motociclistiche più iconiche di sempre.

Christian Camberini

Nato il 28 settembre a Cecina (Livorno), amo imparare, sperimentare e testarmi costantemente. Sono un sognatore. Mi piace scrivere di qualunque cosa, perché posso trasmettermi e trasmettere quello che mi piace fare. Per me non c’è testo che non si possa scrivere, perché come in ogni cosa, quando c’è volontà e passione, tutto si può fare e tutto è possibile.

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