Dall’aeroporto al cinema è un attimo | L’incredibile storia del protagonista di “Alien” – Foto

Spesso nei film di guerra o di fantascienza vediamo pessimi “mock up” di veicoli militari, ma non sempre: quando lo sceneggiatore sa il fatto suo, possono uscire fuori veicoli geniali come questo.

La guerra è una delle più orribili manifestazioni della violenza umana ma dobbiamo riconoscere che nel combattimento, l’ingegno dell’essere umano viene messo a dura prova. Basta fare un giro su qualche blog dedicato per scoprire come i soldai più ingegnosi possano trasformare perfino un pick up in un veicolo da battaglia con pochi interventi meccanici.

Se prendiamo in considerazione un settore come quello cinematografico poi, la fantasia diventa l’unico limite a ciò che possiamo vedere sullo schermo di Hollywood: spesso, a causa dell’alto costo dei veicoli originali, gli sceneggiatori improvvisano veicoli militari, a volte con risultati ridicoli, a volte geniali.

Il film “Alien” del registra Ridley Scott è uscito nel 1979 eppure ha ancora molto da insegnare ai neofiti registi e sceneggiatori di fantascienza. James Cameron, direttore di “Alien: scontro finale” che è un diretto sequel della prima pellicola ad esempio trasformò un banale mezzo da lavoro in un corazzato dei marines…

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Dall’aeroporto al campo di battaglia

Nel film del 1986, un gruppo di Space Marines accompagnati dalla protagonista del primo film Ripley si avventura su un pianeta ostile per affrontare la nuova minaccia aliena. Ovviamente, come tutti gli eserciti che si rispettino, anche questo ha dei veicoli da guerra.

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Per costruire l’APC M577 – acronimo di Armoured Personal Carrier ossia trasporto truppe corazzato – Cameron decise di modificare un veicolo adibito al traino degli aeroplani, l’Hunslet ATT77. Da questo mezzo squadrato, il team al servizio del regista tirò fuori un corazzato da guerra.

Il veicolo secondo la lore della saga monta una turbina che lo spinge da 0 a 42 chilometri orari in sei secondi su qualsiasi pianeta ostile, possiede sospensioni idrauliche regolabili, un equipaggio di due uomini e può trasportare 12 marines armati. Dulcis in fundo, abbiamo una torretta a doppia canna in cui troviamo armi automatiche ad energia.

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Nonostante alcuni fans della saga abbiano messo in dubbio l’effettiva utilità di un veicolo come l’M577 in un ipotetico campo di battaglia, questo esperimento rimane una delle più interessanti iniziative intraprese da un regista nella storia del cinema di fantascienza! Conoscevate questa curiosità sulla saga di Scott e Cameron?