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Auto

Doveva essere l’auto più sicura del mondo, si rivelò una trappola “mortale”

John DeLorean doveva sapere che la sua auto avrebbe fatto fiasco: un milionario canadese aveva prodotto un’auto identica alla sua pochi anni prima.

Uno dei sogni nel cassetto di molti progettisti di automobili è riuscire a creare la vettura più sicura del mondo, un’auto capace di garantire la sopravvivenza in caso di incidente nel 100% dei casi.

Una Bricklin mostra le sue portiere ad ala di gabbiano (Wikipedia)

Ovviamente, per quanto sarebbe meraviglioso, si tratta di un’illusione. Un’illusione che però non fermò un ignoto milionario canadese, il fondatore della casa Bricklin. Fondata nel 1973, questa ditta automobilistica con sede nella città di Saint John in Canada si proponeva di creare la supercar più sicura mai vista al mondo.

L’auto che venne presentata nel 1974 aveva una linea accattivante, basata sul classico cuneo degli anni 70. Nemmeno a farlo a posta, ricorda molto la successiva DeLorean prodotta negli USA. Entrambe le auto furono un fiasco commerciale, in ogni caso, anche se per ragioni nettamente diverse.

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Fiacca, inefficiente e difettosa

La Bricklin presentava soluzioni di sicurezza che definire “originali” sarebbe riduttivo. Vedete quel parafango anteriore sfalsato? Fu studiato così per assorbire meglio gli urti frontale.

Ma non solo: l’automobile era priva di posaceneri perchè i progettisti erano convinti che incitare gli automobilisti a fumare incentivasse gli incidenti. Come se un guidatore non avesse comunque potuto fumare e ciccare dal finestrino. Ma andiamo avanti.

Da sogno ad incubo in pochi errori di progettazione (DannataVintage)

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Oltre queste misure più strane, l’auto disponeva naturalmente di airbag e cinture di sicurezza, misure certamente più importanti per la sicurezza degli occupanti oltre ad una robusta gabbia interna al telaio.

La vettura si dimostrò subito molto problematica: il motore AMC V8 che doveva montare non fu disponibile e la vettura ripiegò su un fiacco Ford da 129 cavalli che non assicurava certo prestazioni da urlo. La velocità massima era di 175 chilometri orari: non certo un risultato eccitante.

Un’auto con questa linea non poteva certo andare alla velocità di un’utilitaria. Le meravigliose portiere ad ala di gabbiano erano difettose e si bloccavano spesso, a volte intrappolando i proprietari nell’auto.

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Il prezzo non era trascurabile: l’auto costava l’equivalente di 48.000 Dollari odierni. Bricklin pensava di venderne ben 12.000 l’anno e comprò uno stabilimento Renault per assemblarle: ne vennero costruite meno di 3.000.

Come ulteriore smacco, l’auto non venne approvata per il mercato canadese: essere sicura non bastò per ottenere l’omologazione e il mercato USA fu l’unico ad accettare la vettura.

Alla fine, il sogno svanì e la Bricklin chiuse i battenti nel 1976, fallendo. Qualche anno dopo, un eccentrico milionario di nome John DeLorean avrebbe dimostrato di non aver imparato nulla da questa triste storia.

Manfredi Falcetta

Appassionato di auto e moto, mi piace immergermi nell’universo dei motori, scoprendo le ultime innovazioni tecnologiche e seguendo le competizioni più emozionanti. La scrittura e la lettura, invece, sono le mie oasi di tranquillità, dove mi perdo tra le pagine di libri avvincenti e mi esprimo liberamente attraverso le parole.

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