Quando sono nate le “utilitarie”? Questa è stata una delle prime, dopo di lei nulla è stato come prima

Fino a poco tempo fa è stata anche in vendita. Ovviamente sul portale Car & Classic, sito numero 1 in Europa per la ricerca di auto d’epoca.

E’ stata una delle prime utilitarie prodotte. Oggi è un pezzo da collezione che fa gola e invidia ai collezionisti facoltosi. Fino a poco tempo fa è stata anche in vendita. Ovviamente sul portale Car & Classic, sito numero 1 in Europa per la ricerca di auto d’epoca.

Austin 7 (Wikipedia)
Austin 7 (Wikipedia)

La Austin 7

Parliamo della Austin 7. Prodotta dal 1923 al 1939 nel Regno Unito da Austin. Era soprannominata la “Baby Austin” ed era a quel tempo una delle auto più popolari prodotte per il mercato britannico. Fino alla prima guerra mondiale, Austin costruì principalmente auto di grandi dimensioni. Successivamente si convertì anche ad autovetture più piccole. Tra le più famose, proprio la Austin 7.

Austin 7 (Wikipedia)
Austin 7 (Wikipedia)

Il progetto fu completato nel 1922 e tre prototipi furono costruiti in un’area speciale della fabbrica di Longbridge e annunciati al pubblico nel luglio 1922. Nel primo anno di produzione, il 1923, furono prodotte quasi 2.500 auto. Fu un grande successo. Nel giro di pochi anni la Austin 7 aveva spazzato via l’industria delle ciclocar e fatto le fortune della Austin Motor Co. 1939, quando la produzione finì. Prodotti in tutto 290.000 esemplari tra auto e furgoni.

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Le caratteristiche

Il modello che era in vendita risaliva al 1936. Basato su un telaio rinforzato per dare maggiore rigidità. Ammortizzatori tipo Hartford. Cerchi da 15” 4” con un piccolo offset e pneumatici da corsa Dunlop R5 con camere d’aria Michelin.  L’Austin 7 era notevolmente più piccola della Ford Model T.  Il passo era di soli 6 piedi e 3 pollici (1,905 m) e la carreggiata di soli 40 pollici (1,016 m).

Austin 7 (Wikipedia)
Austin 7 (Wikipedia)

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Il motore Austin Seven a quattro cilindri originale del 1922 aveva un alesaggio di 2,125″ (54 mm) e una corsa di 3″ (76 mm), con una capacità di 696 cc e un rating RAC di 7,2 CV. Dal marzo 1923 l’alesaggio fu aumentato a 2,2″ (56 mm) dando 747 cc e 10,5 CV I freni sono a comando idraulico, con tamburi e ganasce Morris Minor.

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Il cambio a 3 velocità e retromarcia era imbullonato alla parte posteriore del motore e aveva una varietà di rapporti a seconda dell’applicazione: touring, sport, racing e trial. Cambio a quattro velocità introdotto solo nel 1932 e nel 1933.

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