Lancia è una casa che negli anni ci ha regalato tante vetture da sogno. Queste però per vari motivi non le abbiamo mai viste su strada.
Capita spesso che le case automobilistiche dopo aver presentato un interessante prototipo, magari uno con un design molto particolare, decidano all’ultimo di rinunciare al progetto.
I motivi possono essere molteplici: magari il costo della progettazione è stato troppo elevato e non si può mettere l’auto in produzione di massa senza altre spese. Magari la linea del mezzo non è piaciuta.
Anche la casa Lancia non è immune a queste spiacevoli situazioni in cui un’auto, raggiunto lo stadio di prototipo, viene rispedita sul banco di progettazione e bocciata.
In effetti, alla casa è successo almeno due volte negli ultimi anni: le vetture di cui parliamo sono la Lancia Kayak del 1995 e la Lancia Fulvia Remake del 2003.
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In ordine cronologico, la Lancia Kayak è la prima delle due berlinese bocciate dopo aver raggiunto lo stadio di prototipo. Presentata al Salone di Ginevra, l’auto vantava un design di Bertone.
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L’automobile interpretava in maniera originale le berlinette Lancia del periodo 1960-1970. L’auto, costruita sullo scafo della Lancia K, piacque molto anche a Gianni Agnelli.
L’auto però non arrivò alla fase di produzione: forse, il suo prezzo era troppo elevato o più probabilmente l’auto avrebbe faticato a trovare una collocazione sul mercato tra i tanti modelli Lancia dell’epoca.
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Stesso discorso per la bellissima Fulvia Remake: nata in un periodo in cui i modelli proposti da Lancia non brillavano certo per originalità, questa berlinetta si ispirava direttamente alla vecchia Fulvia degli anni 60.
L’automobile del resto richiamava l’antenata con tanti, piccoli omaggi nella sua linea retrò. L’auto pesava meno di una tonnellata e poteva correre a 160 chilometri orari.
Inutile a dirsi, la Fulvia Remake non venne mai prodotta in serie nonostante gli apprezzamenti ricevuti. Bisognerà aspettare ancora prima che il marchio torni a produrre vetture che più si confanno alla sua nomea.
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