Una concept car costruita da Bertone, che si metteva in competizione con le altre aziende di design per superare limiti che sembravano insuperabili.
Un simbolo dei tempi che furono. E che, forse, non ritorneranno mai. La Bertone Lancia Stratos HF Zero, concept car degli anni ’70.
Erano gli anni in cui il mondo scopriva l’avanzamento tecnologico. Per questo molte di queste concept car avevano quasi l’aspetto di una navicella spaziale. Lunghe, basse, piatte, taglienti. Sembravano uscite da un film di fantascienza o da un cartone animato che aveva per protagonista un robot.
La Lancia Stratos è un’auto sportiva prodotta dalla casa automobilistica italiana Lancia dal 1973 al 1975. La Stratos HF, ottenne una lunga serie di successi nelle corse che la fecero entrare nella storia della disciplina.
Una concept car costruita da Bertone, che si metteva in competizione con le altre aziende di design per superare limiti che sembravano insuperabili. Fu esposta per la prima volta nel 1970 al Salone di Torino. L’anno successivo l’arrivo del prototipo semi-definitivo della Stratos HF (High Fidelity), privo tuttavia del motore. Successivamente al suo interno fu piazzato il motore V6 Dino.
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La Bertone Lancia Stratos HF Zero montava motore Lancia V4 che sprigionava una potenza di 115 cavalli. Il propulsore si trovava sotto il cofano a forma di triangolo, posizionato al centro della concept car. Il prototipo Strato’s Zero ispirò soltanto la Stratos vera e propria, che infatti non ne riprese alcuna parte meccanica.
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Quanto agli interni, ritorna il concetto di navicella, con sedili che erano quasi orizzontali. Il lungo parabrezza trapezoidale offriva una splendida vista del cielo. Proprio dal parabrezza si aveva accesso all’auto. Le portiere erano state abolite. Piaceva anche per questo tratto assolutamente inedito. Soprattutto per quegli anni.
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