Arriva la tanto attesa e discussa risposta sull’ecotassa per i veicoli acquistati all’estero. Il chiarimento dall’Agenzia delle Entrate
Nell’interpello numero 166 del 9 Marzo 2021, viene definita la posizione delle auto provenienti da Paesi Esteri. Questa imposta, introdotta dalla Legge di Bilancio 2019 ha causato, nell’ultimo anno, molta confusione, soprattutto in fase di acquisto.
Ci si è spesso chiesti, se la tassa fosse prevista, anche per le auto acquistate in altri paesi europei, e se, applicata anche sull’usato oltre che sul nuovo.
Si è aperto un lungo dibattito, tra l’ Agenzia delle Entrate, ed il contribuente, legato al periodo di immatricolazione, e al luogo di acquisto. L’Amministrazione Finanziaria, precisa che l’ecotassa va versata, senza fare distinzioni di appartenenza all’Unione Europea, ma in base all’anno di immatricolazione, che deve essere antecedente al 1 Marzo 2019.
L’ecotassa, va quindi corrisposta anche per le auto che sono importate dall’estero, nuove, o con più di sei mesi di vita, che oltrepassano la soglia minima di CO2. Per la precisione, definisce che il versamento è dovuto per ogni acquisto o immatricolazione avvenuti dal 1 Marzo 2019 al 31 Dicembre 2021.
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L’ecotassa, è rivolta a tutti quei veicoli, di categoria M1, sia nuovi che usati, e il prezzo varia in base alle soglie di emissioni CO2. Praticamente non viene calcolata sul prezzo del mezzo, ma in base alle soglie inquinanti.
Tutto nasce dalla legge di Bilancio 2019, che introduce l’imposta, e si tratta di una norma approvata, per disincentivare l’acquisto di auto inquinanti.
Chiaramente sottolineato, che acquisto e immatricolazione, di un veicolo M1, oltre le date stabilite dal decreto fanno scattare l’imposta, a meno che, circolavano prima del 1 Marzo 2019, in quanto già immatricolati.
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Non è prevista nessuna esenzione al riguardo. Nel frattempo, il mercato automobilistico fa passi avanti, e propone sempre più vetture ibride o totalmente elettriche.
Giusto domandarsi allora, se al momento di acquistare un’auto, converrebbe orientarsi di più verso un veicolo elettrico, a zero emissioni, evitando cosi, di incappare in pratiche burocratiche, controlli insidiosi e tasse extra.
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