Marc Marquez è ormai ad un passo dalla conquista del nono titolo mondiale, ma un ex MotoGP e protagonista del mondiale Superbike è tornato sul passato, sottolineando un punto debole del nativo di Cervera.
Tra poco più di una settimana, la MotoGP potrebbe celebrare il campione del mondo piloti per la stagione 2025. Nel Gran Premio del Giappone, a casa della Honda, Marc Marquez potrebbe mettere le mani sul nono titolo, al primo anno come pilota ufficiale Ducati, come fece solamente Casey Stoner nel 2007. Anche all’epoca, come gli appassionati ricorderanno, il titolo arrivò a Motegi, in una gara epica vinta da Loris Capirossi sull’altra moto della casa di Borgo Panigale. 
Marquez è a digiuno di titolo mondiali ormai dal lontano 2019, quando appose la sua ultima firma in sella alla Honda. Pochi mesi dopo, a Jerez de la Frontera, mentre era avviato verso un’altra stagione da dominatore, ebbe un gravissimo infortunio, piombando in un calvario che pareva essere infinito. Il nativo di Cervera ha reagito da campione, puntando sulla Ducati e tornando nella sua posizione di dominatore, quella a cui non eravamo più abituati. Ed il titolo mondiale che sta per conquistare è solo una conseguenza di tutto questo.
Marquez, Bautista e la differenza tra Marc e Pedrosa nello sviluppo moto
Prendendo parte al podcast sul canale YouTube di Nico Abad, dove ha parlato della propria carriera in MotoGP ed in Superbike, Alvaro Bautista è tornato sul passato in top class. Ai tempi della Honda, il due volte iridato con Ducati tra le derivate di serie ha ravvisato delle differenze nello sviluppo della moto tra Dani Pedrosa e Marc Marquez: “Quando ero in MotoGP con la Honda, ricordo che Pedrosa sviluppava la moto in un modo che tutti andavano forte, quando lo faceva Marc, andava forte solo lui. Nel 2013 fu eccezionalmente veloce e vinse subito il titolo, ma quando ha iniziato a sviluppare la moto, gli altri cominciarono a fare molta fatica“.
Bautista ha poi parlato delle difficoltà di Pecco Bagnaia, che non è riuscito minimamente a reggere il confronto con Marquez in questa stagione: “Dal mio punto di vista, Pecco è un pilota che guida molto in base alle sue sensazioni, deve sentirsi a posto sulla moto per andare forte. Il problema è che Marc è velocissimo e va forte in qualsiasi situazione. Quando ti dice che una cosa funziona, tu non sai se funziona davvero o se va bene solamente per lui“.