L’automotive europeo è in tilt: bordata velenosa di Draghi alla Commissione

In vista del ban ai motori termici del 2035 deciso dai burocrati europei, il Governo italiano e Draghi hanno fatto una richiesta esplicita.

In una realtà dove il 77% degli italiani, in base a dati rilasciati dalla Banca d’Italia, ha sul conto corrente meno di 12.500 euro ci sorge spontanea una domanda sul futuro anche dell’auto. Come potrebbero gli automobilisti, senza indebitarsi, cambiare le proprie vecchie auto termiche per costose EV e installare delle colonnine di ricarica nelle proprie case? Sono una minoranza ad avere box auto e ville in cui impiantare delle strutture elettriche. La maggioranza delle città italiane è fatta di condomini vecchi e angusti non predisposti per una rivoluzione green.

L’appello di Draghi all’Europa
La bordata di Draghi all’Europa (Ansa) Quattromania.it

Andrebbero fatti dei lavori miliardari per stravolgere interi quartieri e aree e tutto questo per non risolvere realmente il problema dell’inquinamento? Ebbene sì, non basterebbe che tutto il mondo viaggiasse su auto 100% elettriche per avere una soluzione definitiva ai problemi di Co2 nell’aria. Il traffico aereo, la produzione industriale, il movimento marittimo di navi super inquinanti hanno un impatto sull’ambiente nettamente superiore. Per questo motivo il mondo dell’Automotive elettrico sarebbe sola una goccia in un oceano.

L’appello di Draghi all’Europa

Potrebbero essere prodotti motori a combustione interna sempre più efficienti e avanzati sul piano tecnologico, andando incontro anche alle esigenze dei puristi. Per chi è cresciuto a pane e odore e benzina risulta difficile immaginare di attendere dei tempi biblici presso le strutture di ricarica delle auto elettriche. Per un pieno di energia completo occorrono ancora diverse ore e l’autonomia risulta variabile, dipendendo dalla velocità di percorrenza, dall’uso di climatizzatore e altre funzioni di bordo, quindi è sempre molto relativo il dato emesso dalle Case produttrici.

L’appello di Draghi all’Europa
La frecciata di Draghi alla Commissione europea (Ansa) Quattromania.it

A differenza delle auto termiche che consumano di meno con picchi di velocità alte costanti, come in autostrada, le EV spinte a 130 km/h consumano prima l’energia immagazzinata. Per questo le ibride continuano a essere la soluzione migliore e Toyota e ancora al primo posto per auto vendute nel mondo.

Mario Draghi, relatore della Conferenza di alto livello sulla Competitività dell’Unione europea, ha annunciato: “In alcuni settori, come quello automobilistico, gli obiettivi dell’Ue si basano su presupposti che non sono più validi. La scadenza del 2035 per le emissioni zero allo scarico era stata concepita per innescare un circolo virtuoso; obiettivi chiari avrebbero spinto gli investimenti nelle infrastrutture di ricarica, fatto crescere il mercato interno, stimolato l’innovazione e reso i modelli elettrici più economici. Si prevedeva che batterie, microchip si sviluppassero parallelamente. Ma tutto questo non è avvenuto.

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