L’ultima FIAT con questo tipo di motore torna in vita in chiave 2025: il mix tra Grande Panda e 500 entusiasma tutti (VIDEO)

In un mondo che va nella direzione di auto elettriche compatte un vecchio modello di Fiat potrebbe esser ideale per le giungle urbane.

Vi immaginate una 126 in chiave moderna? La piccola vettura Fiat venne realizzata dal 1972 al 2000, se consideriamo la produzione globale. La commercializzazione, invece, in Europa Occidentale cessò ufficialmente nel 1991, continuando poi solo sul mercato polacco. E’ stata l’ultima Fiat con motore e trazione posteriore. L’utilitaria fece la storia in Italia ma anche in Polonia.

Il ritorno della Fiat 126
Fiat 126: novità render (Ansa) Quattromania.it

La Fiat 126 venne creata dal concept car City Taxi, nata dall’estro di Pio Manzù nel 1968. Quattro anni dopo fu svelata al Salone dell’Automobile di Torino con l’obiettivo di non far rimpiangere la 500. Da quest’ultima la compatta prese in prestito lo schema meccanico, mentre la scocca fu riprogettata per migliorare la sicurezza dei passeggeri. A differenza della 500 fu spostato il serbatoio del carburante dal vano bagagli anteriore a quello posteriore, il cambio a quattro rapporti fu cambiato, mentre il motore bicilindrico raffreddato ad aria posto posteriormente a sbalzo come la 500.

L’abitacolo più spazioso garantiva un ottimo comfort. Era commercializzata nella versione chiusa, sia con il tetto apribile tipico della 500, “Economica” (o “Base”), “Personal 2P” (o “Personal”, con divanetto posteriore asportabile e tasche laterali portaoggetti sui passaruota) e “Personal 4P” (nota anche come “Personal 4”, equipaggiata di divanetto posteriore fisso più largo senza le tasche portaoggetti. Nel 1977 la cilindrata passò a 652 cm³ (17 kW, 24 CV). La versione “Base” rimase in produzione fino al 1982.

Il ritorno della 126?

Con il restyling della 126 bis la Fiat propose un motore a sogliola che rivoluziono anche l’estetica della zona posteriore. Vennero realizzate in Polonia e la 126P 650 “Maluch”, ovvero bambino in polacco, fece il botto sul mercato. Con le ultime “Happy End” la produzione terminò nel 2000 in Polonia. All’alba del nuovo millennio la 126 era diventata troppo datata.

Una nuova versione alla spina oggi farebbe faville. In tanti hanno azzardato un render. Non vi proponiamo quello del designer e architetto Tommaso D’Amico che ha saputo sull’omonimo canale YouTube prendere il meglio della gen iconica, reinterpretandolo in una chiave moderna e più audace. Perché non riproporla in chiave ibrida ed elettrica? Passiamo la palla a Fiat.

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