Si parla tanto di auto elettriche o in generale ad emissioni zero, ma le nuove tecnologie faticano ad emergere e causano diversi guai tecnici. Ora in un noto paese europeo si è scelto di tornare al gasolio.
Il mercato delle quattro ruote, ma anche quello dei trasporti in generale, stanno cercando di abbracciare il mondo delle emissioni zero, così da ridurre i livelli di inquinamento e da garantirsi un futuro più pulito. Tuttavia, se si guarda all’automotive, in pochi sono disposti a rinunciare ai veicoli termici per passare all’elettrico o all’idrogeno, quest’ultima un’altra tecnologia molto affascinante, ma poco pratica in realtà. 
L’idrogeno è stato applicato, in alcuni paesi, anche ad altri tipi di trasporti, ma senza portare ai risultati sperati. In Germania si era scelto di applicarla ai treni, ma ora è stato fatto un passo indietro che fa discutere, ma che era diventato sostanzialmente inevitabile. Andiamo a scoprire qual è il cambiamento che ha caratterizzato il trasporto su rotaia, e che fa riflettere l’intero settore del mondo dei trasporti.
Germania, dai treni ad idrogeno si torna a quelli diesel
Secondo quanto emerso, i treni ad idrogeno in Germania hanno sofferto di carenza di celle a combustibile per l’idrogeno, ed hanno costretto le autorità a tornare ai diesel. Parliamo del primo servizio ferroviario al mondo ad idrogeno, l’RB33 in Germania, che lo scorso anno fu fermato dall’interruzione di H2 che ha visto l’impiego di locomotive diesel per sostituire i treni fermi. Una parte importante delle locomotive H2 che lavorano sulla rotta da Cuxhaven a Buxtehude sono ancora ferme, dal momento che le celle a combustibile sostitutive ordinate dagli operatori non sono mai arrivate. EVB ha ora fatto sapere che 4 delle sue 14 locomotive rimarranno in servizio, ma le polemiche non si fermano.

Al momento, ad essere messo sotto accusa è il costruttore Alstom, una società francese che si è ritrovata così al centro di diverse polemiche. La Regione della Bassa Sassonia è così tornata a 7 locomotive diesel per poter assicurare il servizio, ma EVB ha fatto sapere che non possono rimpiazzare del tutto i mezzi ad idrogeno che sono finiti fuori uso. Insomma, una situazione abbastanza imbarazzante, che rende bene l’idea di quanto le nuove tecnologie non siano ancora pronte per sostituire in tutto e per tutto quanto c’era in precedenza. Anche i costruttori automobilistici stanno facendo passi indietro, così da garantirsi un futuro stabile.