I dati su Maserati sono inquietanti nel primo semestre del 2025. I vertici del Gruppo italo-francese dovranno trovare una idea geniale per risollevare il marchio del Tridente.
Maserati è piombata in una crisi nera a causa di una gamma anziana che non è stata svecchiata. Nemmeno la super sportiva MC20 ha aiutato a innestare una marcia alta. I fatturati del Tridente stanno colando a picco e la colpa è anche della gestione Tavares. L’ex amministratore delegato del Gruppo Stellantis non ha valorizzato gli aspetti iconici del DNA del marchio emiliano. Maserati è finito in una zona di mezzo, non risultando alla portata della fascia media, ma nemmeno provocando un super hype che attira collezionisti, vip e facoltosi milionari. 
Maserati era classe, potenza ed esclusività. La scelta di puntare su auto a ruote alte ha pagato nel breve periodo, ma un appassionato non comprerà mai Maserati per la tecnologia off-road. Il lusso dovrebbe passare da proposte in linea con la tradizione storica. Se Alfa Romeo è tornata a volare con i suoi SUV, per Maserati c’è il dilemma anche su quale strada intraprendere per il futuro. L’elettrico stenta a decollare, soprattutto in virtù di costi ancora fuori portata, e le classiche berline sono tramontate. La sportività passa per un sound potente e il Nettuno è un motore di qualità, ma non basta.
I numeri negativi di Maserati
Il Tridente si è volgarizzato, forse, nel tentativo di piacere di più. Ha perso quell’anima austera che ha fatto innamorare le precedenti generazioni, costando anche somme esagerate. Nel primo trimestre 2025, Maserati ha registrato dati preoccupanti con vendite crollate del 48% rispetto all’anno precedente (da 3.300 a 1.700 unità) e ricavi dimezzati, passando da 313 a 157 milioni di euro.

Dati che non possono far dormire sogni tranquilli al Gruppo Stellantis, già in difficoltà. Meno di 2.000 veicoli sono stati prodotti negli stabilimenti italiani, un dato che peggiora ulteriormente rispetto al 2024, anno in cui la riduzione era già stata importante, marcando una flessione netta rispetto all’anno precedente. Tra le cause di questa crisi produttiva, vi sono anche i recenti dazi imposti dagli Stati Uniti, che hanno complicato il quadro economico. ll destino di Maserati, un tempo sinonimo di lusso e performance top, è appeso a un filo. Si era anche parlato di un possibile exit dal Gruppo italo-francese.