La Maserati vive quello che è indiscutibilmente il peggior periodo storico della sua esperienza, e Stellantis dovrà presto trovare una soluzione per evitare la bancarotta. Ci sono diverse opzioni al vaglio dei vertici.
Tra i marchi appartenenti al gruppo Stellantis che vivono una fase di enorme difficoltà spicca la Maserati, ormai ai minimi storici in termini di veicoli prodotti e venduti. Il Tridente è in caduta libera ed a Modena sono state assemblate appena 45 auto nel primo semestre del 2025, forse l’anno più buio della storia. I dipendenti hanno avuto accesso in fabbrica per appena 11 giorni di lavoro effettivi, subendo pesanti danni dal punto di vista economico. 
A marzo, il gruppo Stellantis aveva annullato un investimento da 1,5 miliardi di euro in Maserati, tagliando alcuni modelli come la MC20 elettrica, ma anche i successori ad emissioni zero di modelli come la Quattroporte o la Levante. Il 2024 si è chiuso con la penuria di sole 11.300 auto vendute, meno della metà rispetto alle 26.600 dell’anno precedente. Alcuni modelli di successo come la Quattroporte, la Levante o la Ghibli non sono più disponibili, e questo ha avuto un impatto non da poco sull’interesse dei clienti, non particolarmente attratti da modelli ormai obsoleti come la MC20 e la Grecale. Ora si parla di una nuova Levante in arrivo per il 2027, ma l’importante sarà prima di tutto salvare il Tridente dal collasso.
Maserati, Stellantis esclude la vendita ma si deve agire in fretta
Nel mese di aprile, Stellantis si era rivolta a McKinsey & Co. per redigere una consulenza strategia per Alfa Romeo e Maserati, così da capire quanto fosse realistica una collaborazione tra i due marchi. La cinese Chery Auto si è detta interessata all’acquisto del Tridente, ma Stellantis ha fatto sapere di non voler vendere. Si è a lungo parlato anche di un possibile ritorno sotto il controllo della Ferrari, che già tra il 1997 ed il 2005 si era occupata di gestire il marchio di Modena.

Tuttavia, nel mese di giugno il gruppo ha detto no, con il nuovo CEO Antonio Filosa che ha dichiarato quanto sia importante per Stellantis la gestione di un brand premium di così elevato valore. Tuttavia, non c’è alcuna certezza relativamente al futuro della Maserati, alla sua gamma ed ai suoi lavoratori, che intanto faticano a vedere la luce in fondo al tunnel. Entro pochi mesi, la holding multinazionale olandese dovrà chiarire le proprie intenzioni.