La Cina ha avuto uno sviluppo impressionante in termini di industria automobilistica, ma ora sono tempi duri per molti marchi. Una casa in particolare rischia di non sopravvivere, c’è il grido di allarme.
Non è tutto oro ciò che luccica in Cina, probabilmente l’unico paese a livello globale ad aver costruito un business sull’auto elettrica. Molti marchi sono in ascesa e puntano a conquistare l’Europa, come BYD, ma anche la neonata Xiaomi, ma molti altri attraversano una fase critica. Tra di essi c’è anche la start-up Nio, che abbiamo imparato a conoscere in Formula E, e che è specializzata nella produzione di veicoli ad emissioni zero. 
La situazione si è fatta critica, con il titolo in Borsa che è crollato, ed anche i vertici del marchio hanno lanciato un vero e proprio allarme nel corso delle ultime settimana. Il fondatore e CEO della Nio, Williams Li, non ha nascosto la propria preoccupazione, nel corso di un evento in cui è stata lanciata la nuova Nio ES8. La sensazione è che il marchio stia lottando per la sua sopravvivenza, l’aspetto più importante da tenere a mente in questo momento.
Nio, a rischio il futuro della casa cinese che perde valore
La Nio è nata nel 2014 ed è entrata quasi subito in Formula E, ma la sua situazione attuale è complicata. Il crollo in Borsa del suo titolo è impressionante, ed il valore delle azioni è di soli 5,54 dollari l’unca, contro i 67 dollari di valore registrato ad inizio 2021. Le consegne delle auto elettriche del brand del paese del Dragone sono in lieve crescita, ma è troppo poco per sperare di poter uscire da questo momento critico. Secondo un’analisi condotta da “CarNewsChina“, che mette a confronto le vendite delle start-up cinesi con gli obiettivi annuali, solamente Xpeng sta ben performando.

Sino a questo momento, Nio ha raggiunto solamente il 26% del proprio obiettivo, e William Li, fondatore e CEO del marchio, non è apparso troppo ottimista, fotografando con onestà la situazione: “Nio deve guardare al quadro generale, al momento la sopravvivenza del marchio è la cosa più importante. La nuova strategia di prezzo può ferire alcuni clienti attuali nel breve termine, ma nel lungo periodo ci permetterà di mantenere la competitività in un mercato che si è fatto sempre più difficile“. Il momento è molto delicato, ed anche altri marchi cinesi non hanno certezze in chiave futura.