La Casa di Borgo Panigale ha preferito dare una chance all’ex Honda, dopo una buona prima annata nel team Gresini Racing. Ora Dall’Igna si coccola Marc Marquez nel team factory della Ducati.
Il vero punto di forza della Ducati nel 2025 è rappresentato da Marc Marquez. Quest’ultimo è il valore aggiunto che mancava al team factory. Dopo l’esperienza positiva sulla GP23, il catalano ha trovato subito un feeling impeccabile sulla GP25. La Desmosedici rimane la moto da battere, principalmente, per le performance top dello spagnolo. Pecco Bagnaia, Fabio Di Giannantonio e gli altri ducatisti hanno alternato buone prestazioni a passaggi a vuoto preoccupanti su molte tappe del calendario. 
L’unica retta costante che non sbaglia è Marc Marquez. Un fulmine che è stato in grado di demolire tutti i record storici della Casa di Borgo Panigale. Nessuno aveva mai vinto 7 gare di fila, nemmeno Stoner nel 2007. Il fenomeno di Cervera è già salito a quota 455 punti in classifica, praticamente quasi doppiando il teammate Bagnaia con ancora 8 sfide da disputare.
Le parole di Dall’Igna su Bagnaia e Marquez
Marc si sta avvicinando a gran velocità al suo nono riconoscimento iridato. Dall’Igna è consapevole di aver scelto il cavallo giusto, nonostante Martin avesse vinto in Pramac nel 2024 il mondiale. “Devo dire che sono contento. Sette doppiette sono sicuramente numeri importanti, quindi penso che abbiamo fatto la cosa giusta ingaggiando Marc”, ha dichiarato l’ingegnere vento ai microfoni di Sky Sport. Senza la super performance del numero 93 la Ducati non sarebbe salita nemmeno sul podio in Ungheria.

Dall’Igna ha anche accennato alla possibilità che Marquez venga incoronato campione a Misano, la pista di casa di Valentino Rossi, un luogo che sarebbe molto speciale per i tifosi italiani. “Vorrei avere tutti i tifosi della Ducati Corse intorno a me, meritano un po’ di emozioni e soddisfazioni“, ha commentato il tecnico.
In merito a Bagnaia, nono al traguardo in Ungheria, Dall’Igna ha aggiunto: “Secondo me ha fatto una buona gara. Peccato per la penalità sul lungo giro che ha ricevuto; altrimenti, avrebbe potuto finire più in alto“. La squadra emiliana ha apportato modifiche significative alla moto di Pecco per la sfida domenicale del Balaton Park. Forse si è trovata la strada giusta per una seconda parte di campione ad alti livelli. Crisi o non crisi di Pecco, la Ducati può fare affidamento sulla classe del trentaduenne di Cervera.