Il mercato europeo dell’auto è in grave difficoltà, ed una delle spiegazioni è nelle durissime leggi imposte dall’Europa, con l’obiettivo di limitare le emissioni e l’inquinamento. Ecco una delle ultime decisioni.
L’Europa ha una sola fissa al giorno d’oggi, quella della decarbonizzazione e del taglio delle emissioni a tutti i costi. Ciò sta portando alla distruzione dell’industria automobilistica, un settore già in grave crisi da tempo. Le auto elettriche sono state designate come il mezzo da utilizzare nel prossimo futuro, ma la clientela ha deciso di non dare fiducia alle nuove tecnologie, ancora troppo acerbe e costose per poter prendere il posto dei motori termici. 
Insomma, l’automotive si sta muovendo verso l’autodistruzione, ed invece che effettuare dei passi indietro ed ammettere di aver commesso degli errori, si prosegue per la strada designata. Ora è la fibra di carbonio ad essere in serio pericolo, e potrebbe non essere più utilizzata nelle auto del futuro. La scelta è motivata dai rischi legati alla salute ed al nostro ambiente, che potrebbe essere messo in pericolo soprattutto dai processi che si effettuano nella fase di smaltimento di questo materiale. Andiamo a scoprire come stanno le cose.
Auto, l’Europa verso il ban alla fibra di carbonio
Secondo le ultime notizie, l’Europa andrà presto a bandire l’uso della fibra di carbonio nelle auto, un problema non da poco per i costruttori, ed un gran dispiacere per gli appassionati. La fibra di carbonio è largamente utilizzata, dal momento che garantisce leggerezza e rigidità, ma anche grande resistenza, e nel mondo del motorsport costituisce la gran parte dei materiali che sono alla base delle vetture. A preoccupare è il trattamento richiesto nella fase di smaltimento, che rilascia particelle dannose per la pelle e le mucose, portando i responsabili europei a considerare delle norme sempre più stringenti.

Ebbene, un eventuale ban alla fibra di carbonio potrebbe avere impatti economici importanti, dal momento che aziende come Toray Industries, Teijin e Mitsubishi Chemical, che gestiscono oltre la metà del mercato della fibra di carbonio a livello mondiale. Secondo gli ultimi aggiornamenti, lo stop all’utilizzo di fibra di carbonio in Europa partirebbe dal 2029, il che significa che i costruttori avranno circa tre anni o poco più di tempo per trovare una soluzione. Il mercato globale della fibra di carbonio vale qualcosa come 5,5 miliardi di dollari. Di certo, una situazione simile non può che allarmare le aziende coinvolte, le quali dovranno trovare qualche alternativa per i loro affari.