La Toyota è il brand che vende e produce più auto a livello mondiale, e non è un caso che sia così. Il grande leader Akio Toyoda, in tal senso, è stato fondamentale nella storia del costruttore nipponico.
La leadership globale della Toyota nel mercato dell’auto è cosa ben nota, un dominio totale che non conosce confini, e che si basa sulle tante innovazioni che vengono costantemente messe a disposizione dei clienti. Il gigante nipponico fornisce la sensazione di essere sempre un passo avanti a tutti, e conquista la fiducia dei puristi decidendo di continuare a puntare sul motore termico, integrandolo con sistemi ibridi di ultima generazione. 
La Toyota è un gigante che ha radici profonde, e che ancora oggi è guidato dal grande Akio Toyoda, un leader visionario, ma che ha sempre analizzato con grande freddezza quelle che sono le necessità dei clienti. A suo parere, l’auto elettrica non potrà mai dominare ed i motori termici faranno sempre parte del settore, con l’obiettivo di renderli sempre più puliti, ma non per questo andranno eliminati. In un’intervista concessa ad “Auto News“, Toyoda ha ripercorso i passi fondamentali della storia di questo marchio.
Toyota, il racconto di Akio Toyoda e l’eredità per il futuro
Secondo quanto dichiarato dallo stesso Akio Toyoda nell’intervista, il 1925 fu l’anno fondamentale per la svolta della Toyota, vista la nascita del telaio Type G, che fu inventato dal suo bisnonno Sakichi. In questo modo, ci si liberò del telaio manuale, una notizia sicura fondamentale per i lavoratori. Il 1925 fu anche l’annoi della nascita del padre Shoichiro, vale a dire colui che avrebbe reso grande il marchio nell’era moderna. La guida della famiglia Toyoda ha avuto un’importanza capitale nel destino dell’azienda, ed Akio ha poi ricordato il momento in cui entrò all’interno dell’azienda, che non fu così facile come si può pensare.
Toyoda ha dovuto superare molti ostacoli, arrivando ad ottenere il posto che ricopre con merito e dedizione a lavoro. In molti lo consideravano una persona senza carattere, dotato solamente di un cognome molto pesante, eppure di sfide le ha dovute affrontare parecchie. La Toyota è rimasta al vertice nel momento della crisi globale, che ha colpito anche l’automotive ormai un decennio e mezzo fa, anche grazie alla visione di Toyoda, il quale crede che “una nostra auto non deve solo funzionare, deve riuscire a trasmettere un’emozione“. Per concludere, ha ricordato che suo figlio Daisuke, nato nel 1987, sarà una pedina fondamentale, ed è un ingegnere-manager che sta già facendo gavetta in azienda.