Dal periodo in cui esplose la pandemia di Covid-19 ad oggi, i prezzi dei carburanti hanno vissuto dei rincari spaventosi, con dei picchi preoccupanti. Andiamo a scoprire di quanto sono saliti i prezzi in questo periodo.
Il prezzo dei carburanti ha subito degli aumenti impressionanti nel corso degli ultimi anni, toccando il loro picco nella primavera del 2022. Allo scoppio della guerra tra Russia ed Ucraina, si arrivò in Italia a superare i 2 euro al litro, anche in modalità Self Service, costringendo spesso gli automobilisti a rinunciare alla propria auto. La situazione si è poi stabilizzata nel corso del tempo con nuove diminuzioni di prezzo, ma certo è che i costi non sono più tornati quelli di prima. 
Le vacanze estive sono sempre il periodo in cui si verificano i rincari maggiori, e sia nell’agosto del 2023 che in quello del 2024, la speculazione si fece parecchio sentire sulle tasche degli italiani. In questo mese, tuttavia, non si è verificato tutto ciò che potevamo aspettarci, anche se il Codacons ha voluto comunque denunciare ulteriori aumenti per gli italiani, ma valutati sul lungo periodo. Andiamo a scoprire dettagli maggiori su un tema sempre molto scottante.
Carburanti, +27% per il gasolio e +21,7% per la benzina in 5 anni
Partendo dall’elaborazione sui prezzi di listino forniti dall’Ministero dell’ambiente e della sicurezza energetica, è emerso che il prezzo medio della benzina nella settimana di Ferragosto era di 1,701 euro al litro, 1,631 euro per il gasolio. Il progressivo calo è iniziato alla fine del mese di giugno, e questo è un dato positivo e che vale la pena andare a sottolineare. Tuttavia, il Codacons ha reso noto il livello di aumenti che si è registrato dal 2020, ovvero cinque anni fa esatti, quando i prezzi erano clamorosamente più bassi rispetto ad oggi.

Nello specifico, il diesel costava 1,284 euro al litro, mentre la benzina 1,398 euro al litro. Il gasolio è aumentato del 27%, la benzina del 21,7%, e quando si effettua un pieno, questa differenza si sente eccome. Un pieno di benzina ha un impatto sulle vacanze estive di circa 15 euro in più, mentre il pieno di gasolio costa 17,3 euro in più. Il Codacons ha così commentato: “Si tratta di una stangata che, moltiplicata per i milioni di spostamenti in auto registrati in questi giorni di esodo e controesodo, generano un salasso complessivo da centinaia di milioni di euro a carico di tutte le famiglie italiane“.