Dietro al successo del brand romeno c’è anche una strategia precisa dei vertici sugli stipendi dei lavoratori. Ecco quanto percepiscono gli operai.
Sognate di lavorare per uno dei marchi più in crescita dell’industria dell’Automotive? Leggendo questi dati forse cambierete idea, almeno che non siate affascinati dalla cultura romena. Dacia, sotto il controllo della Renault, sta crescendo a un ritmo impressionante in Europa, in particolar modo in Italia. I modelli presenti in listino rappresentano un perfetto mix tra giusta qualità e giusto prezzo. Oggi le Dacia sembrano un affare d’oro, ma solo perché i principali competitor hanno accresciuto i prezzi in modo insensato. I modelli romeni sono un compromesso ideale per chi cerca sostanza e affidabilità. Le rivali dirette hanno sottovalutato le esigenze dei clienti. 
La Sandero si è confermata una delle auto più vendute d’Europa. Amatissima anche in Italia, nei primi 6 mesi del 2025, ha avuto ben 26.150 immatricolazioni. Non è da meno il SUV Duster, che ha raggiunto quota 18.800 vendite. La Jogger si posiziona al primo posto tra gli MPV e Station Wagon, mentre la piccola elettrica Spring si aggiudica la vetta nel segmento A a pila. Guido Tocci, Managing Director di Dacia Italia, ha annunciato: “Chiudiamo il semestre con una crescita in un mercato che mostra segni di contrazione. Questo dimostra che gli italiani scelgono Dacia per la concretezza e l’efficienza delle nostre proposte”.
Gli stipendi in Dacia
La Dacia produce le proprie auto in Romania, nello stabilimento di Colibasi, a Pitesti, e dai suoi cancelli escono oltre 350.000 modelli l’anno. Numeri che farebbero presupporre stipendi ottimi per i dipendenti, ma la realtà in Romania è molto diversa rispetto agli altri Paesi avanzati industrializzati.

In patria, infatti, gli stipendi sono molto bassi, con gli operai che mediamente percepiscono tra i 400 ed i 500 euro al mese, in linea con la media degli stipendi mensili della Romania. Si sopravvive con quella cifra, ma certo non si fa una gran vita, anche perché i rincari hanno colpito le principali città. Di sicuro è meglio cercare altrove se si mira a salari elevati.