Pecco Bagnaia sta vivendo un 2025 da incubo, a causa di un feeling mai trovato con la sua Ducati. Ora c’è Casey Stoner che prova a proteggere l’alfiere della casa di Borgo Panigale.
Quando venne annunciato l’ingaggio di Marc Marquez da parte della Ducati, in molti furono scettici per via di quella scelta. C’era chi spingeva per la conferma di Enea Bastianini, chi per la promozione di Jorge Martin che era in piena lotta per il titolo mondiale, e chi, per partito preso, non aveva alcuna intenzione di sostenere il nativo di Cervera in sella ad una Rossa ufficiale. Chi pensava che Pecco Bagnaia potesse reggere il confronto si è dovuto ricredere, dal momento che, una vera sfida, tra i due non c’è mai stata durante questa stagione. 
Pecco, sin dai test invernali, non si è dimostrato in simbiosi con la Desmosedici GP25, una moto che non lo aggrada ed il cui DNA non è compatibile con il proprio stile di guida. Le difficoltà di Bagnaia in fase di frenata gli complicano la vita soprattutto in fase di duello, ma anche sul tema della gestione delle gomme sembra ci sia qualcosa da rivedere. Il passo del gambero mostrato nella seconda parte della tappa di Spielberg ha attirato sul tre volte iridato molte critiche, ma Casey Stoner non ha alcuna intenzione di abbandonare l’italiano.
Bagnaia, Stoner crede che Pecco meriti rispetto
Durante il fine settimana del Gran Premio d’Austria, nel paddock di Spielberg era presente anche Casey Stoner, primo campione del mondo con la Ducati nel 2007. L’australiano è stato tra i volti più attenzionati del week-end, ed ha rilasciato anche un’intervista ad “AS“. Il nativo di Southport ha voluto schierarsi con Pecco Bagnaia, lanciando un duro attacco alla Ducati nel momento in cui ha citato un episodio che si verificò ai suoi tempi.

Stoner ha difeso Bagnaia senza mezzi termini: “Ducati, già in passato, ha dato il benservito a quei piloti che si trovavano in un momento di difficoltà, ed io non credo che ciò sia giusto. Lo capisco, ma va dato ai piloti il tempo di potersi riprendere. Pecco merita rispetto, perché ha lavorato sodo per molti anni, ed è stato in grado di riportare la Ducati a vincere il titolo mondiale in MotoGP. Quando io non fui disponibile per alcune gare per problemi di salute, cercarono un sostituto senza che io ne sapessi nulla. E questo non è positivo“.